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I 21 dipartimenti in cui bisogna ridurre l’immigrazione, secondo il piano di Retailleau

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Il ministro dell’Interno ha dato direttive per 21 prefetti, per 21 dipartimenti. Con l’obiettivo di ridurre rapidamente l’immigrazione in questi territori.

Regolarizzare meno, espellere di più e sviluppare l’arsenale legale. Bruno Retailleau ha un piano per ridurre l’immigrazione clandestina, ma anche legale, e lo ha fatto conoscere ai prefetti invitati al Viminale martedì 8 ottobre. Il ministro non ha voluto rilasciare dichiarazioni pubbliche su quello che è stato presentato come un “incontro di crisi”, dedicato all’esecuzione degli obblighi di uscita dal territorio francese (OQTF), dopo l’emozione generata nel paese in seguito alla morte del filippino , a Parigi.

Sappiamo però, grazie alle indiscrezioni riportate da Le Monde, che questo incontro ha permesso di mettere sul tavolo misure concrete, probabilmente un calendario, ma anche e soprattutto di fissare degli obiettivi per i 21 prefetti convocati. Perché Bruno Retailleau vuole essere efficiente e rapido nel realizzare le sue idee; ha quindi scelto di agire prima in 21 dipartimenti, che “concentrano l’80% delle misure di allontanamento”.

“Chiede ai prefetti di riferirgli e di fornirgli cruscotti sull’aumento delle espulsioni e sul calo delle regolarizzazioni”, ha detto a Le Monde un interlocutore del ministro, presente all’incontro. Ma se vuole numeri e una constatazione precisa, Bruno Retailleau ha anche chiesto ai prefetti di applicare al più presto un certo numero di misure, sulla base delle disposizioni introdotte dalla legge sull’immigrazione del gennaio 2024, che allenta alcune tutele che impediscono l’allontanamento di individui che arrivato in Francia prima dei 13 anni.

In questi 21 territori, il ministro vuole anche inasprire la “circolare Valls” del 2012 per ridurre le regolarizzazione ottenute a causa della loro vita privata, familiare o della loro attività professionale. Secondo le informazioni di Le Monde, il ministro ha promesso ai prefetti un testo “più breve e più chiaro” per sostituire le disposizioni introdotte da Manuel Valls, con nuovi criteri come “padronanza del francese” o “assimilazione dei valori francesi per ottenere la regolarizzazione”.

Il ministro ha inoltre chiesto ai prefetti di prolungare il periodo di detenzione degli stranieri che possano rappresentare una minaccia per l’ordine pubblico incaricandoli, per questi casi specifici, di ricorrere sistematicamente in caso di liberazione decisa dai giudici.

Quali dipartimenti sono interessati da queste prime misure? Quelle dei 21 prefetti convocati al ministero, ossia i seguenti: Alpi Marittime, Bocche del Rodano, Alta Garonna, Gironda, Hérault, Ille-et-Vilaine, Loira Atlantica, Nord, Pas-de-Calais, Pirenei orientali, Basso Reno, Rodano, Parigi, Senna marittima, Senna e Marna, Yvelines, Essonne, Hauts-de-Seine, Seine-Saint-Denis, Val-de-Marne, Val-d’Oise.

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