È morto Ildar Dadin, un oppositore del potere che era stato imprigionato in Russia per aver manifestato contro Vladimir Putin, lo hanno annunciato i suoi parenti e i media russi.
L’uomo, che combatteva a fianco dei soldati di Kiev, è morto sul fronte nella regione di Kharkiv.
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AGGIORNAMENTO SULLA SITUAZIONE
- MORTE SUL FRONTE – L’oppositore russo Ildar Dadin, che era stato imprigionato in Russia per le manifestazioni contro Vladimir Putin, è stato ucciso sul fronte in Ucraina, dove combatteva al fianco delle forze di Kiev, hanno annunciato ieri parenti e media russi.
- TENSIONI IN CRIMEA – L’esercito russo annuncia di aver abbattuto ieri sera 21 droni ucraini, di cui 12 sulla Crimea, penisola annessa alla Russia.
- AMERICANO IN CORTE – La giustizia russa deve pronunciarsi oggi sulla sorte di un americano di 72 anni, accusato di essere stato un “mercenario” al servizio dell’Ucraina, detenuto in segreto per più di due anni e processato a porte chiuse. Questo americano è identificato dai media come Stefan o Stephen Hubbard.
BUON GIORNO
Benvenuti in questa trasmissione in diretta dedicata alla guerra tra Ucraina e Russia. Trovate qui le informazioni più recenti e immagini potenti su questo conflitto.
L’oppositore russo Ildar Dadin, che era stato imprigionato in Russia per le manifestazioni contro Vladimir Putin, è stato ucciso sul fronte in Ucraina, dove stava combattendo al fianco delle forze di Kiev, hanno annunciato domenica parenti e media russi.
“È con profondo rammarico che devo informarvi che Ildar Dadin (sotto il nome di battaglia Gandhi) è morto ieri nei combattimenti nella regione di Kharkiv”nel nord-est dell’Ucraina, lo ha annunciato su Facebook l’ex deputato e oppositore russo Ilia Ponomarev, suo amico che vive in esilio a Kiev.
Ha salutato a “combattente intrepido e determinato” chi se n’era andato “al fronte per combattere il Putinismo”. Secondo Ponomarev, Ildar Dadin ha combattuto a fianco delle forze armate ucraine all’interno di un “Battaglione siberiano” poi da “Libertà della Legione della Russia”un gruppo che afferma di essere composto da russi ed è responsabile di numerose incursioni armate in Russia.
La sua morte è stata confermata su Telegram dalla giornalista russa Ksenia Larina e da diversi media russi indipendenti.
Ildar Dadine è stato condannato nel 2015 a due anni e mezzo di carcere in Russia per aver organizzato proteste solitarie contro le autorità.
Detenuto in un campo penitenziario particolarmente duro, ha denunciato nel 2016 in una lettera pubblicata dai media Meduza le torture e le umiliazioni a cui lo hanno sottoposto le sue guardie. Dadin è stato il primo cittadino russo condannato al carcere in base a una legge entrata in vigore nel 2014 che reprime le proteste che non erano state precedentemente autorizzate dalle autorità.
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