AA / Gerusalemme / Abdelraouf Arnaout
Secondo quanto riportato lunedì dai media israeliani, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu starebbe valutando la possibilità di licenziare il ministro della Difesa Yoav Gallant e di sostituirlo con Gideon Sa'ar, leader del partito Nuova Speranza-Destra Unita.
Sono emersi disaccordi tra Netanyahu e Gallant sull'approccio del governo all'escalation delle tensioni con Hezbollah nel Libano meridionale: Gallant sostiene tutti gli sforzi diplomatici per disinnescare le tensioni e Netanyahu spinge per una campagna militare su vasta scala.
“Sono in corso trattative tra Netanyahu e i collaboratori di Saar per sostituire Gallant”, ha affermato l'emittente pubblica israeliana KAN.
Fonti interne al partito Likud di Netanyahu hanno tuttavia negato che sia stato raggiunto un accordo formale.
L'ufficio di Netanyahu ha rilasciato una dichiarazione in cui smentisce le notizie dei media circa i negoziati con Sa'ar per sostituire Gallant come ministro della Difesa.
Channel 12, citando fonti vicine a Sa'ar che hanno chiesto l'anonimato, ha dichiarato: “Non c'è nulla di nuovo nel caso”.
Sa'ar, ex membro del Likud, ha fondato il suo partito dopo la separazione da Netanyahu nel 2020 ed è tornato ad essere una figura chiave nella politica israeliana.
Gallant è stato criticato dagli alleati di destra di Netanyahu, tra cui il ministro della sicurezza nazionale di estrema destra, Itamar Ben-Gvir.
“Per molti mesi ho chiesto al Primo Ministro Netanyahu di licenziare Gallant, e deve essere fatto immediatamente. Una decisione deve essere presa al nord e Gallant non è l'uomo giusto per prenderla”, ha scritto Ben-Gvir su X.
Il ministro estremista ha affermato che Gallant non era il leader adatto per le operazioni militari in Libano.
L'eventuale ingresso di Sa'ar nel governo israeliano potrebbe segnalare un nuovo approccio strategico ai conflitti in Libano e a Gaza.
Le tensioni sono aumentate lungo il confine tra Libano e Israele a causa degli attacchi transfrontalieri tra Hezbollah e le forze israeliane, mentre Tel Aviv continua la sua offensiva contro la Striscia di Gaza, che ha causato più di 41.200 morti dal 7 ottobre.
*Tradotto dall'inglese da Mourad Belhaj
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