Gli avvocati della difesa denunciano “comportamenti criminali” nei confronti dell’imputato – Libération
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Gli avvocati della difesa denunciano “comportamenti criminali” nei confronti dell’imputato – Libération

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Gli avvocati della difesa sono intervenuti lunedì 9 settembre per denunciare le minacce e le intimidazioni di cui sarebbero oggetto i loro assistiti e per chiedere al presidente del tribunale penale di Vaucluse di “fare tutto il possibile per garantire la serenità dei dibattiti”.

Gli avvocati della difesa si sono alzati tutti, un'ondata di circa venti avvocati in toga nera, che improvvisamente ha dominato la corte penale dipartimentale di Vaucluse. Solo uno di loro ha parlato lunedì 9 settembre, il sesto giorno del processo a Dominique Pelicot e ad altri 50 uomini, accusati di aver, tramite lui, violentato la moglie caduta in coma farmacologico. Io, Paul-Roger Gontard, che rappresento due persone qui sottoposte a processo, ho parlato con gravità, a nome di tutti i suoi colleghi: “L’opera della giustizia è la garanzia di un giusto processo e della presunzione di innocenza.” E per ribadire le preoccupazioni già sollevate venerdì in merito alla diffusione sui social network dei nomi degli imputati e di diversi elementi della loro vita privata, “in violazione delle più elementari regole del nostro diritto, fondamento della nostra democrazia.” Ricordiamo che la presunzione di innocenza, principio dotato di valore costituzionale, implica che gli individui giudicati siano considerati innocenti finché non siano stati dichiarati colpevoli dal tribunale competente.

“La diffusione di queste informazioni ha portato a comportamenti criminali nel fine settimana che noi, come avvocati difensori, dobbiamo denunciare e combattere”.scrivono gli avvocati in una dichiarazione congiunta distribuita ai giornalisti presenti, durante una breve pausa. Sono circa quindici le denunce presentate al pubblico ministero, aggiunge Paul-Roger Gontard, in particolare per “invasioni della privacy”, «minacce» e “divulgazione di dati personali”. Tra pochi giorni, “i figli degli imputati sono stati aggrediti all’interno della loro scuola, le mogli e i parenti degli imputati sono stati insultati, sono state ricevute telefonate malevole […] con tentativo di intrusione” sono stati identificati, aggiungono gli avvocati nella loro dichiarazione. “Noi avvocati difensori chiediamo al tribunale e al suo presidente un obbligo di mezzi per evitare che venga compromessa la dignità del procedimento e di fare tutto il possibile per impedire la cattura di immagini dei nostri clienti senza autorizzazione”.continua Paul-Roger Gontard. Senza dilungarsi, il presidente della corte, Roger Arata, acconsente, assicurando “associarsi a tutto ciò che è stato appena detto.” “Ha senso […], ha continuato, L’udienza sarà lunga, dobbiamo tornare alla solennità totale”.

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