Keystone-SDA
Il procuratore speciale che ha indagato sui due procedimenti federali contro Donald Trump, Jack Smith, ha lasciato il Dipartimento di Giustizia dopo aver presentato il suo rapporto. Alla fine di novembre ha chiesto la fine dei procedimenti giudiziari federali contro il presidente americano eletto.
Questo contenuto è stato pubblicato su
11 gennaio 2025 – 23:37
(Keystone-ATS) Il procedimento riguardava i tentativi illegali di Trump di ribaltare i risultati delle elezioni presidenziali del 2020 e il trattenimento di documenti riservati in seguito alla partenza del repubblicano dalla Casa Bianca nel 2021.
Dopo consultazioni, il Dipartimento di Giustizia ha concluso che la sua politica, a partire dallo scandalo Watergate del 1973, consistente nel non perseguire un presidente in carica, “si applica a questa situazione senza precedenti”, ha spiegato il procuratore speciale nella sua richiesta di fermare l’accusa.
Pubblicazione bloccata
Secondo i documenti giudiziari pubblicati sabato, il 7 gennaio ha finalizzato e inviato il suo rapporto confidenziale al ministro della Giustizia Merrick Garland sulle sue indagini su questi due casi. Il ministro prevede di rendere pubblico il volume del rapporto sulle accuse di interferenza elettorale nel 2020 e di trasmetterlo al Congresso.
Ha però indicato che non pubblicherà il volume relativo alla conservazione di documenti riservati da parte di Donald Trump nella sua proprietà di Mar-a-Lago dopo la sua partenza dalla Casa Bianca, per non “pregiudicare” i due coimputati. , che restano perseguiti in questo caso, i due assistenti personali del miliardario repubblicano.
Jack Smith, bersaglio favorito degli attacchi di Donald Trump, ha lasciato venerdì il Dipartimento di Giustizia, secondo i documenti presentati sabato alla corte federale della Florida competente in questo caso
Questa corte ha temporaneamente bloccato la pubblicazione del rapporto, su richiesta dei due coimputati di Donald Trump, ma il Dipartimento di Giustizia ha presentato ricorso contro questa decisione.
