Una nave con 99.000 tonnellate di petrolio a bordo rischia di incagliarsi in Germania

Una nave con 99.000 tonnellate di petrolio a bordo rischia di incagliarsi in Germania
Una nave con 99.000 tonnellate di petrolio a bordo rischia di incagliarsi in Germania
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Coppia GR

Pubblicato
11 gennaio alle 15:08,

aggiornato 11 gennaio alle 15:08

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Una petroliera pesantemente carica è alla deriva al largo della costa settentrionale della Germania da venerdì. La nave è accusata di far parte della “flotta fantasma russa”, imbarcazioni spesso fatiscenti utilizzate da Mosca per esportare il suo petrolio nonostante le sanzioni.

La Germania sta lavorando questo sabato, 11 gennaio, per mettere in sicurezza una petroliera in difficoltà ed evitare una fuoriuscita di petrolio nel Mar Baltico. La nave, lunga 274 metri, battente bandiera panamense, è accusata di far parte della spesso fatiscente “flotta fantasma russa”, con la quale Mosca esporta il suo petrolio nonostante le sanzioni della comunità internazionale.

Sul posto furono inviati tre rimorchiatori tedeschi che riuscirono a stabilire un collegamento con la nave nella notte tra venerdì e sabato. Stanno cercando di allontanare la petroliera dalla costa spingendola verso nord-est, secondo un comunicato stampa diffuso dall’autorità navale tedesca.

A bordo 99.000 tonnellate di petrolio

La petroliera Eventin trasporta a bordo 99.000 tonnellate di petrolio. Si trova in una situazione di “emergenza” a causa di un guasto al motore dopo un’interruzione di corrente avvenuta nella notte tra giovedì e venerdì, secondo il centro di comando tedesco per le emergenze marittime.

Nella sua deriva l’Eventin si era avvicinato a 14 km dall’isola turistica di Rügen. Le autorità proverebbero a spostarlo a nord-est di Capo Arkona, una zona più sicura. Se tutto andasse liscio, la nave impiegherebbe circa otto ore per percorrere i circa 25 km fino all’area bersaglio ed essere fuori pericolo.

“Petroliere fatiscenti”

In una dichiarazione, il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock ha accusato la Russia di “mettere in pericolo” la sicurezza europea “non solo con la sua guerra di aggressione contro l’Ucraina (…) ma anche con petroliere fatiscenti”.

Secondo Greenpeace, la Eventin, destinata al porto di Saïd in Egitto, era già stata avvistata per il trasporto di petrolio “particolarmente pericoloso” e per i suoi “difetti tecnici”.
Secondo la ONG, figura nella lista delle 192 “petroliere più pericolose” del mondo.

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