Questa missione, descritta come una “visita di amicizia e di lavoro”, ha l’obiettivo principale di rafforzare le relazioni bilaterali tra Mali e Sudan, due paesi che affrontano sfide politiche e di sicurezza simili.
Il generale Abdel Fattah al-Burhan, presidente di transizione della Repubblica del Sudan, è arrivato questo sabato, 11 gennaio 2025 a Bamako, la capitale del Mali, per una visita ufficiale di 48 ore.
Accolto allo sbarco dal suo omologo maliano, il generale Assimi Goïta, presidente della Transizione del Mali, il capo di Stato sudanese inizierà una serie di incontri e discussioni strategiche. I due leader, posti alla guida di governi di transizione in seguito a gravi crisi interne, intendono approfittare di questa visita per condividere le rispettive esperienze nella gestione della transizione politica e della stabilizzazione nazionale.
Mali e Sudan condividono una storia recente segnata da instabilità politica, colpi di stato militari e insurrezioni armate. Dal 2012, il Mali sta affrontando una profonda crisi di sicurezza legata all’ascesa dei gruppi jihadisti e delle milizie comunitarie nel nord e nel centro del paese.
Da parte sua, il Sudan è immerso in una guerra civile dall’aprile 2023, che vede contrapposte le Forze armate sudanesi (FAS), guidate dal generale al-Burhan, alle Forze di supporto rapido (FSR) del generale Mohamed Hamdan Daglo, noto come “Hemetti “. Questo conflitto, caratterizzato da estrema violenza, ha provocato migliaia di morti e massicci sfollamenti di popolazione, peggiorando una crisi umanitaria già critica.
In questo contesto, la cooperazione in materia di sicurezza è in cima all’agenda di questa visita. I due capi di Stato mirano a coordinare i loro sforzi per affrontare le sfide umanitarie e di sicurezza che i rispettivi paesi si trovano ad affrontare. In questo ambito potrebbero essere firmati accordi bilaterali, con particolare attenzione alla condivisione delle informazioni e alle strategie per combattere i gruppi armati transnazionali.
I principali assi della cooperazione Mali-Sudan
Gli assi principali della cooperazione Mali-Sudan durante questa visita si concentreranno su tre aree chiave. Sul fronte della sicurezza, i due Stati, di fronte a insurrezioni armate e minacce terroristiche, intendono intensificare la collaborazione militare attraverso la condivisione di informazioni e lo sviluppo di strategie comuni contro l’insicurezza transfrontaliera. Sul fronte economico si prevede di discutere per esplorare partenariati nei settori energetico, minerario e agricolo, date le ingenti risorse naturali dei due Paesi. Infine, la dimensione culturale occuperà un posto importante, con il desiderio di rafforzare gli scambi nei campi della cultura, dell’istruzione e della ricerca, mettendo in risalto il loro ricco patrimonio storico comune.
La somiglianza delle traiettorie politiche
Questa visita dimostra sorprendenti somiglianze tra le recenti traiettorie dei due paesi. Sia il Mali che il Sudan hanno subito colpi di stato militari che hanno portato alla nascita di regimi di transizione guidati da leader militari. Queste transizioni sono state segnate da sfide simili: la ricerca di legittimità politica, la necessità di ripristinare la sicurezza e la pressione internazionale per tenere elezioni democratiche.
Tuttavia i contesti differiscono su diversi punti. Mentre il Mali beneficia di un certo sostegno regionale da parte dei suoi vicini dell’Africa occidentale, il Sudan resta diplomaticamente isolato, in particolare a causa del persistere del conflitto tra le forze del generale al-Burhan e quelle del suo rivale “Hemetti”.
MD/ac/APA
