La polizia ucraina ha annunciato venerdì che stava effettuando “più di 600 perquisizioni” come parte di una “operazione speciale” intesa a bloccare l’attraversamento illegale della frontiera da parte di uomini in fuga dalla mobilitazione militare.
L’Ucraina deve ricostituire le fila del proprio esercito per far fronte agli incessanti assalti delle forze russe, più numerose e meglio equipaggiate, a quasi tre anni dall’inizio dell’invasione russa.
Agli uomini ucraini di età compresa tra i 18 e i 60 anni è vietato lasciare il proprio Paese, con alcune eccezioni. Coloro che vogliono sfuggire ad una possibile mobilitazione attraversano quindi il confine illegalmente.
Un “primo passo”
“Sono in corso più di 600 perquisizioni simultanee” in tutta l’Ucraina tra “gli organizzatori dei gruppi e i loro partecipanti” che hanno aiutato “centinaia di uomini” ad “attraversare il confine aggirando i valichi ufficiali”, ha spiegato la polizia in un comunicato stampa.
“Questo è solo il primo passo di un’operazione speciale volta a chiudere” queste reti, ha aggiunto la polizia, promettendo di fornire presto maggiori informazioni.
Secondo lei, 45 persone sono sospettate di aver organizzato o partecipato a reti che permettessero agli uomini di fuggire dall’esercito. “Le indagini continuano”, ha detto su Telegram.
Si dice che decine di migliaia di uomini siano fuggiti
Stime non ufficiali indicano che migliaia, se non decine di migliaia, di ucraini potrebbero essere partiti illegalmente grazie a trafficanti, documenti falsi o tangenti pagate alle guardie di frontiera. Decine di loro hanno perso la vita cercando di attraversare a nuoto i fiumi di confine.
In lotta contro le truppe russe che avanzano da più di un anno sul fronte orientale, l’esercito ucraino ha subito pesanti perdite in tre anni di guerra e fatica a ricostituire i propri ranghi.
Colpito dagli scandali, il sistema di mobilitazione militare è ampiamente criticato in Ucraina e ampiamente considerato inefficace, corrotto e ingiusto, il che ha spinto il presidente Volodymyr Zelenskyj a licenziare tutti i funzionari regionali responsabili della mobilitazione nel 2023.
