Rimangono molte incognite riguardo all’attuazione del programma del futuro governo Trump e soprattutto riguardo alla questione migratoria. La preoccupazione dei difensori dei diritti dei migranti è palpabile. In questo 67esimo e penultimo episodio di “Democracy! Démocratie!”, Jordan Davis ha consegnato loro il suo microfono.
Dalle promesse di espulsioni di massa alle minacce contro il principio costituzionale del diritto fondiario, i timori sono alti a pochi giorni dall’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca.
Da Tijuana a San Diego, facciamo fatica a non arrenderci. I migranti e coloro che proteggono i loro diritti stanno affinando i loro strumenti facendo affidamento sull’idea che “questa è ancora tecnicamente una democrazia” e svuotare gli Stati Uniti dagli immigrati non è un compito facile.
Sappiamo cosa ci aspetta (…) ci sono persone che soffriranno, ma certe informazioni che filtrano mandano nel panico, ecco… queste persone non hanno tutte le informazioni giuste. Ad esempio, l’amministrazione entrante minaccia di porre fine ai diritti fondiari. Però è ben ancorato alla Costituzione, non possiamo farlo per decreto
Se la maggior parte dei difensori dei diritti dei migranti concorda sulla fattibilità limitata di un sistema di espulsioni di massa, tutti si aspettano l’attuazione di misure burocratiche più discrete ma non per questo meno efficaci, e in definitiva radicali, come la riduzione del personale dedicato alla concessione dei visti familiari.
Stati Uniti senza immigrati: fumo negli specchi o grande progetto in prospettiva? In ogni caso, dalla creazione dei cosiddetti Stati “santuario” alla sensibilizzazione delle popolazioni, la risposta si sta organizzando.
Prossima puntata di “Democrazia! Venerdì 24 gennaio
“Democracy! Démocratie!”, episodio 67, scritto da Jordan Davis, diretto da Mathieu Ballmer e prodotto da Magali Philip. Associata alla produzione Cindy Saugy.