La giunta birmana ha annunciato sabato l’amnistia di quasi 6.000 prigionieri, una misura annuale in occasione dell’anniversario dell’indipendenza del Paese. Presto beneficeranno di questa misura più di 5.800 detenuti, tra cui 180 stranieri
Circa 600 di loro sono stati condannati ai sensi dell’articolo 505 del codice penale, ha detto il portavoce della giunta Zaw Min Tun in una dichiarazione audio ai media. Questa legge vieta qualsiasi azione ritenuta suscettibile di danneggiare l’esercito e prevede una pena massima di tre anni di reclusione.
Il portavoce ha detto che “la maggior parte” degli stranieri graziati erano cittadini tailandesi arrestati nei casinò al confine tra i due paesi. L’esercito ha affermato di aver ordinato la grazia “per ragioni umanitarie e compassionevoli”.
Migliaia di famiglie arrestate
Ha inoltre annunciato che la pena sarà commutata in 15 anni di reclusione per 144 persone condannate all’ergastolo. Dal colpo di stato del febbraio 2021, che ha posto fine a un breve esperimento democratico in Birmania, l’esercito ha arrestato migliaia di persone.
Il paese è in preda a crescenti disordini dopo il colpo di stato che ha riacceso la lotta con una moltitudine di gruppi etnici armati che combattono da decenni contro l’esercito per ottenere la propria autonomia e il controllo di risorse lucrative (giada, legno o addirittura oppio).
Il governo concede regolarmente l’amnistia a migliaia di prigionieri in occasione di commemorazioni o feste buddiste. Nel 2024, la giunta aveva rilasciato più di 9.000 detenuti, sempre in occasione dell’anniversario dell’indipendenza.
Appello all’unità nazionale
Sabato mattina, la cerimonia annuale organizzata nella capitale Naypyidaw si è svolta sotto stretta sorveglianza, davanti a un pubblico di circa 500 membri del governo e dell’esercito. Il vice capo dell’esercito Soe Win ha tenuto un discorso a nome del leader assente della giunta Min Aung Hlaing.
Soe Win ha ribadito l’appello della giunta affinché decine di gruppi etnici armati in conflitto con essa depongano le armi e “risolvano la situazione politica con mezzi pacifici”.
Ha inoltre ribadito l’impegno dell’esercito nell’organizzazione di elezioni democratiche e ha invocato l’unità nazionale.
hkr con afp
Mondo