“Liri è viva e deve tornare viva!” », ha lanciato sabato la famiglia di Liri Albag a Benyamin Netanyahu, dopo aver visto un video della loro figlia, trasmesso dal braccio armato di Hamas. La giovane è stata rapita mentre prestava servizio militare come sentinella nella base di Nahal Oz, nel sud di Israele. È stata rapita il 7 ottobre 2023 durante l’attacco del movimento islamista palestinese compiuto in Israele dalla Striscia di Gaza.
Il video, della durata di circa 3 minuti e 30 secondi, di cui non è possibile verificare la data di registrazione, mostra una giovane donna che parla in ebraico e chiede al governo israeliano di agire per ottenere il suo rilascio.
Rapito con altre sei persone
La famiglia dell’ostaggio, Liri Albag, una donna israeliana di 19 anni, ha autorizzato la pubblicazione degli screenshot del video, ha riferito il Families Forum, la principale associazione dei parenti degli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza.
“Il video di oggi ci ha spezzato il cuore. Questa non è la figlia e la sorella che conosciamo. Non sta bene, è evidente il suo grave disagio psicologico. Abbiamo visto la nostra eroica Liri sopravvivere e implorare per la sua vita. È a poche decine di chilometri da noi, eppure, da 456 giorni, non riusciamo a riportarla a casa», reagiscono i suoi cari sul social X.
“Facciamo appello al Primo Ministro, ai leader mondiali e a tutti i decisori: è tempo di prendere decisioni come se fossero presenti i vostri figli! Liri è viva e deve ritornare viva! Dipende solo da te! Non devi perdere questa attuale opportunità di riportarli indietro. Tutti”, continua la sua famiglia.
Un ritrovo a Tel Aviv come ogni sabato
Di stanza nella postazione militare di Nahal Oz, fu rapita insieme ad altre sei persone, ricorda The Times of Israel. Uno di loro è stato salvato e un altro è stato trovato morto dopo essere stato assassinato durante la prigionia, secondo il giornale israeliano.
Il Forum delle Famiglie ha affermato in un comunicato che questo segno di vita è “una prova dura e innegabile dell’urgenza di riportare a casa gli ostaggi”. Una manifestazione per la liberazione degli ostaggi si terrà in serata a Tel Aviv, come ogni sabato da ormai più di un anno, così come a Gerusalemme e in altre località di Israele.
Niente più tregua da fine novembre 2023
Hamas e la Jihad islamica, un altro movimento armato palestinese che ha partecipato all’attacco del 7 ottobre che ha scatenato la guerra a Gaza, hanno diffuso in passato video di ostaggi. La trasmissione delle immagini sabato avviene mentre Hamas ha annunciato venerdì la ripresa dei negoziati indiretti con Israele a Doha per un cessate il fuoco a Gaza. Israele non ha confermato questa ripresa.
Dall’inizio della guerra è stata osservata solo una settimana di tregua, nel novembre 2023, durante la quale sono stati rilasciati 105 ostaggi e 240 prigionieri palestinesi detenuti da Israele.
Durante l’attacco del 7 ottobre, che ha provocato la morte di oltre 1.200 persone da parte israeliana, la maggior parte delle quali civili secondo un conteggio basato su dati ufficiali, sono state rapite 251 persone. A Gaza rimangono 96 ostaggi, 34 dei quali sono stati dichiarati morti dall’esercito.