Il ministro incaricato della Giustizia, Edasso Rodrigue Bayala, ha affermato venerdì 20 dicembre 2024 che il disegno di legge che prevede l'amnistia per i presunti autori del colpo di stato del 2015 non mette in discussione lo spirito dell'insurrezione popolare del 2014 guidata dalla Transizione.
“Abbiamo bisogno che la gente capisca che molti di coloro che beneficeranno di questa amnistia hanno già scontato la loro pena. Pertanto non si mette in discussione la normativa. Si tratta di una procedura normale prevista dalla legge”, ha dichiarato il ministro.
Rodrigue Bayala è intervenuto nel corso di una conferenza stampa destinata a chiarire il disegno di legge di amnistia per i presunti autori del fallito golpe del 15 e 16 settembre 2015.
Secondo lui, il popolo burkinabè ha seguito il processo di questo colpo di stato, durante il quale tutte le parti sono state ascoltate e sono state pronunciate condanne.
“Nel nostro settore abbiamo bisogno prima della verità, poi della giustizia, per arrivare finalmente all’amnistia. È come se dicessimo verità, giustizia, riconciliazione. Ancora oggi tutti sanno cosa è successo e chi ha fatto cosa”, ha spiegato.
Ha precisato che questa legge di amnistia, prevista dalla Costituzione, non rimette in alcun modo in discussione le decisioni dei tribunali, ma mira ad alleviare la congestione carceraria e a consentire agli imputati di soddisfare le condizioni per servire il loro Paese.
Il ministro ha inoltre sottolineato che questa misura rafforzerà il patriottismo e l'impegno di alcuni soldati che, pur essendo già tornati sul teatro delle operazioni, vedono la loro carriera bloccata a causa dei procedimenti giudiziari in corso.
“Questa legge, che cancella completamente la pena, permetterà a chi ne soddisfa i requisiti di progredire nella carriera”, ha aggiunto, precisando però che i danni resteranno a carico di chi beneficia dell'amnistia.
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