Ginevra, “cattiva studentessa” per quanto riguarda i collegamenti ferroviari con l’Europa. È quanto ha indicato martedì Greenpeace, in occasione della pubblicazione di un’analisi sui collegamenti diretti tra le grandi città su rotaia. La ONG ambientalista ha esaminato 990 viaggi tra 45 destinazioni. Sembra che solo il 12% dei viaggi sia servito da treni diretti. I voli aerei diretti rappresentano il 69%.
Secondo Greenpeace, il 42% di tutti i viaggi potrebbe essere “facilmente servito da un treno diretto diurno o notturno, cioè con un tempo di percorrenza inferiore a 18 ore e utilizzando l’infrastruttura ferroviaria esistente”.
Le città con i collegamenti ferroviari più diretti sono: Vienna (17), Monaco di Baviera (15), Berlino (14), Parigi e Zurigo (13 ciascuna). Rispetto alla città di lingua tedesca “Ginevra con i suoi quattro collegamenti ferroviari diretti impallidisce”, osserva l’ONG. La città all’estremità del lago è collegata a Lione, Milano, Parigi e Zurigo. Complessivamente in meno di 18 ore è stato possibile raggiungere 29 città dalla riva del lago: «Ciò significa che da Ginevra si potrebbero aggiungere ancora altre 25 città». Per quanto riguarda i treni notturni, nove partono da Zurigo, zero dalla Città di Calvino.
“Uno dei motivi per cui i viaggiatori europei scelgono l’aereo piuttosto che il treno è la mancanza di collegamenti ferroviari diretti tra le principali città”, scrive Greenpeace. Gli aerei emettono in media quasi cinque volte più gas serra rispetto ai treni. Lo sviluppo della rete ferroviaria transfrontaliera è quindi particolarmente importante”.
Nel 2023, uno studio Noé21 commissionato dai Verdi di Ginevra ha dimostrato che, tra le dieci destinazioni europee più popolari dall’aeroporto di Ginevra, il 52% di esse poteva essere raggiunto in treno in meno di otto ore e il 30% tra le tre e le sei ore.
