Un caso “chemsex” e la sua devastazione ancora una volta in tribunale

Un caso “chemsex” e la sua devastazione ancora una volta in tribunale
Un caso “chemsex” e la sua devastazione ancora una volta in tribunale
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Des “slam”

Tra maggio 2018 e luglio 2018, due uomini avrebbero organizzato delle orge nell’appartamento di D., l’imputato oggi su sedia a rotelle in seguito alla recente amputazione. In questo caso quest’ultimo avrebbe incoraggiato i giovani a unirsi a lui e al suo tuttofare di nome I. per consumare cocaina, GHB, anfetamine o addirittura metanfetamine. Molto spesso miscelato e iniettato per via endovenosa, “slam”, come viene chiamato.

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Siringhe che sarebbero state preparate per l’occasione da D. e da lui iniettate, secondo le vittime. La vittima di May dichiarerà di non essere stata in grado di dare il consenso a causa dell’assunzione di troppi farmaci. La D. avrebbe però incitato altri partecipanti a violentarla, secondo la vittima che è andata direttamente a sporgere denuncia dopo i fatti. I due imputati contestano le accuse di stupro e tentato stupro.

Quello di luglio, un uomo di 18 anni si è quasi gettato da una finestra dall’ottavo piano in seguito a uno stato di psicosi dovuto a questo consumo eccessivo di stupefacenti.

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La Procura di Bruxelles ha chiesto una condanna a 4 anni contro I. mentre D. rischia cinque anni. Considerato lo stato di salute di quest’ultimo, il rappresentante del pubblico ministero non si è opposto all’eventuale sospensione della pena per i due imputati.

Il tribunale deciderà il 7 gennaio.

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