Olaf Scholz nominato all'unanimità il candidato dell'SPD alle elezioni legislative

Olaf Scholz nominato all'unanimità il candidato dell'SPD alle elezioni legislative
Olaf Scholz nominato all'unanimità il candidato dell'SPD alle elezioni legislative
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La cancelliera, vista la sconfitta nei sondaggi, proverà a candidarsi per un secondo mandato alle elezioni legislative anticipate del 23 febbraio 2025 in Germania.

Lunedì Olaf Scholz è stato ufficialmente nominato candidato per il suo partito di centrosinistra per candidarsi per un secondo mandato come cancelliere alle elezioni legislative anticipate del 23 febbraio 2025 in Germania, ha appreso l'AFP da fonti interne al partito.

La direzione del Partito socialdemocratico (SPD) ha parlato apertamente “all’unanimità” a suo favore, ha precisato la stessa fonte, dopo i recenti dissensi interni al partito sull'opportunità di competere con la cancelliera, assai impopolare, considerata perdente dai sondaggi.

In ritardo nei sondaggi

I delegati dovranno ancora convalidare la candidatura al congresso dell’11 gennaio. Il cancelliere 66enne, che si è più o meno autoproclamato candidato dopo la rottura della sua coalizione con i Verdi e i Liberali il 6 novembre, ha dovuto poi affrontare una rivolta all'interno del suo partito socialdemocratico, dove alcuni si sono espressi a favore del il popolarissimo ministro della Difesa Boris Pistorius.

D'ora in poi la SPD intende unirsi dietro Olaf Scholz, anche se la scommessa sembra rischiosa per il partito più antico della Germania, a cui nei sondaggi viene attribuito solo il 15% circa delle intenzioni di voto. L’opposizione conservatrice CDU/CSU ha ricevuto più del doppio (33%), davanti al partito di estrema destra Alternativa per la Germania (AfD) con il 18%.

Un candidato fragile

Olaf Scholz, “viso” del fallimento di un governo segnato da perpetue dispute interne, è “probabilmente il candidato cancelliere più debole e meno adatto che l’SPD abbia mai presentato”afferma la rivista Lo specchio.

La sua coalizione, al potere dalla fine del 2021, è andata in frantumi dopo la destituzione del ministro liberale delle Finanze a causa di disaccordi diventati insormontabili in termini di politica di bilancio, nel mezzo di una crisi industriale nella più grande economia europea.


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