All’inizio dell’anno scolastico, - vuole combattere la stanchezza informativa

All’inizio dell’anno scolastico, - vuole combattere la stanchezza informativa
All’inizio dell’anno scolastico, - vuole combattere la stanchezza informativa
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La stagione 2023-2024 continua a mettere a dura prova -. Innanzitutto a causa dell’attualità frenetica (guerre in Ucraina e tra Israele e Hamas, arrivo del governo di Gabriel Attal, campagna elettorale europea, elezioni legislative anticipate, ecc.). Anche la radio pubblica è stata scossa dal caso Achilli – il giornalista Jean-François Achilli licenziato dopo aver collaborato al progetto del libro di Jordan Bardella, presidente del Raggruppamento Nazionale (RN) – e dal timore della fusione dell’audiovisivo pubblico con la riforma portata avanti di Rachida Dati.

Alla vigilia delle elezioni legislative anticipate, all’interno del paese cresce l’ansia legata ad una privatizzazione del servizio televisivo pubblico da parte della RN, mentre il partito di estrema destra è in testa nei sondaggi. « Sarebbe una catastrofe economica, sociale e democratica. Economico, perché le catene tagliate in questo modo non sarebbero praticabili. Sociale, per i team i cui posti di lavoro sono chiaramente minacciati. Democratica, perché è una voce potente riconosciuta per la sua affidabilità e indipendenza che si estinguerebbe in un universo mediatico già molto diviso”ha allertato l’Unione nazionale dei giornalisti (SNJ) di Radio France, venerdì 28 giugno.

“Siamo sempre molto controllati, ma dobbiamo riaffermare la nostra indipendenza essendo irreprensibili nel trattamento delle informazioni”vuole credere Jean-Philippe Baille, direttore di - e dell’informazione di Radio France. “Il nostro compito è elaborare le informazioni, non fare politica. Saremo vigili qualunque cosa accada in termini di pressione”evacua.

Due evoluzioni della griglia

Per l’SNJ come per Jean-Philippe Baille, la principale preoccupazione a breve termine risiede nella mancanza di finanziamenti a lungo termine per la radiodiffusione pubblica. “Dobbiamo sapere dove andremo oltre il 2024-2025 per garantire la nostra indipendenza”assicura il direttore di -, che ricorda che l’emittente produce seicento ore di rapporti annuali. “Ha un costo, ma la nostra legittimità viene da lì”lui crede.

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Anche se tutta la sua strategia “resta dipendente dal voto dei francesi” le domeniche del 30 giugno e del 7 luglio, Jean-Philippe Baille si è preparato alla prossima stagione radiofonica desiderando rispondere alla stanchezza dell’informazione, evidenziata nell’ultimo barometro La Croce sull’informazione, attraverso due evoluzioni della griglia. Si intende già rafforzare il legame con gli ascoltatori con una maggiore interattività per fornire ogni giorno il dietro le quinte della fascia di mezzogiorno. Il “12-15” sarà condotto dai giornalisti Marie Bernardeau e Frédéric Carbonne, che affronteranno le trasmissioni di Eric Brunet su RTL e Pascal Praud su Europe 1, due incontri durante i quali gli ascoltatori sono invitati a esprimere la loro opinione sulla notizia.

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