Il ministro della Giustizia Constant Mutamba chiede all’IGF, al CENAREF e all’ANR di aprire un’indagine sull’acquisto di un immobile da parte del procuratore generale della Corte di cassazione Firmin Mvonde a Bruxelles per 900.000 euro dal 20 giugno di quest’anno.
Constant Mutamba afferma di aver scoperto questa acquisizione attraverso i media e di aver richiesto indagini per illuminare l’opinione pubblica su questi fatti, sospettando un arricchimento illecito.
Tuttavia, alcune fonti della Procura generale ritengono che il ministro non abbia l’autorità per avviare un’indagine del genere su un leader diverso dal Capo dello Stato.
Senza negare i fatti, la Procura Generale conferma questa acquisizione grazie ad un prestito richiesto e ottenuto dalla banca EQUITY BCDC di 750.000 euro con tasso di interesse del 10% annuo, spese di attivazione 1% e rimborsabile entro 24 mesi lo scorso luglio. Il denaro sarebbe già depositato sul conto del venditore dell’immobile a Bruxelles, conformemente al contratto concluso con la banca.
Ma per quanto riguarda la questione: con quale reddito mensile Firmin Mvonde può acquistare un terreno a questo prezzo? La risposta del suo ufficio è che l’origine dei fondi è un prestito e il termine di rimborso può essere prorogato.
Per la procura generale Firmin Mvonde, la copertura mediatica di questa acquisizione immobiliare è il risultato del ricatto dei suoi detrattori.
Secondo questa azienda, un giornalista dell’Africa Intelligence avrebbe voluto ricattare il pubblico ministero, dopo aver scoperto il documento bancario. Avendo richiesto invano un colloquio con il pubblico ministero, ha minacciato di pubblicarlo.
“Il detrattore non sa nulla di come funzionano le banche. E soprattutto che il prestito dovrà essere rimborsato secondo una scadenza concordata. È comunque logico, se si tenta di estendere le iscrizioni del PG (procuratore generale ndr) a questo periodo. È triste! », reagisce la Procura.
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