In Libano sono in corso le trattative per un cessate il fuoco

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Amos Hochstein, inviato speciale degli Stati Uniti, viene ricevuto prima di un incontro con il presidente del parlamento libanese, Nabih Berri, a Beirut, Libano, il 19 novembre 2024. HASSAN AMMAR / AP

Martedì 19 novembre a Beirut si è espresso un misurato ottimismo sulla prospettiva di un cessate il fuoco tra Israele e il partito sciita libanese Hezbollah. Dopo tredici mesi di guerra e diversi tentativi infruttuosi da parte di Stati Uniti e Francia, i negoziati furono finalmente avviati sulla base di una proposta americana portata avanti dall'inviato speciale di Joe Biden, Amos Hochstein. Al termine di un colloquio di quasi due ore con il capo del Parlamento, Nabih Berri, alleato di Hezbollah che guida la mediazione sul versante libanese, Amos Hochstein ritiene che una soluzione sia possibile “a portata di mano”.

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La proposta americana prevede una tregua di sessanta giorni, durante i quali l'esercito israeliano dovrà ritirarsi dal sud del Libano e l'esercito libanese ridistribuirsi lì accanto alla Forza ad interim delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL), in conformità con la Risoluzione 1701 delle Nazioni Unite. Questa risoluzione, che ha posto fine alla precedente guerra del 2006, stabilisce che Hezbollah si ritiri a nord del fiume Litani, da quattro a trenta chilometri dalla linea di demarcazione, e che Israele interrompa in particolare i suoi sorvoli aerei sul Libano. Dovranno poi essere aperti i negoziati per delimitare il confine terrestre tra Israele e Libano, in attesa della risoluzione di tredici punti controversi.

Lunedì il governo libanese e Hezbollah hanno approvato in linea di principio, con commenti, la proposta americana. Amos Hochstein ha avviato questa nuova mediazione dopo il via libera dato da Hezbollah – duramente colpito dalla decapitazione della sua leadership e del suo comando militare, compreso il leader Hassan Nasrallah, il 27 settembre, da parte di Israele – per separare il dossier di Gaza da quello del Libano. , che rifiuta da quando ha aperto un fronte contro Israele, nell'ottobre 2023, a sostegno di Hamas palestinese.

“In linea di principio la situazione è buona”ha dichiarato Nabih Berri al quotidiano panarabo Al-Sharq Al-Awsat, in seguito al suo incontro con Amos Hochstein. Ha precisato che i rappresentanti libanesi e americani devono accordarsi “alcuni dettagli tecnici” prima della partenza di Hochstein per Israele, dove dovrebbe presentare la proposta di accordo modificato al primo ministro Benjamin Netanyahu. “Il signor Hochstein dice di essersi coordinato con gli israeliani riguardo alla proposta. Ma non sarebbe la prima volta che gli israeliani vengono meno ai loro impegni.scongiurato da M. Berri

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