Dopo i tentativi falliti di tornare in politica in Francia come in Spagna, Manuel Valls avrebbe potuto trovare una nuova strada di riqualificazione: questo lunedì 18 novembre 2024, il media investigativo Mediapart rivela il suo nuovo ruolo di consulente per il Bahrein.
Nel luglio 2024, l'ex primo ministro si è recato a Manama, nell'ambito di una missione retribuita per difendere gli interessi del regno, in particolare riguardo ad un complesso caso legale che coinvolge il Qatar, secondo le informazioni del giornalista di Mediapart Antton Rouget.
Una missione pagata da 30.000 euro
Tra il 22 e il 24 luglio 2024, Manuel Valls è stato pagato 30.000 euro per tre giorni di lavoro come consulente per il Bahrein, indicano i media investigativi. Questa missione faceva parte di un'operazione diplomatica e giudiziaria volta a influenzare la gestione di una vecchia controversia tra Bahrein e Qatar, riguardante una decisione della Corte internazionale di giustizia (ICJ) risalente al 2001.
Secondo Mediapart, “il contratto con la società di consulenza di Manuel Valls (Binidali Conseil MV) è stato firmato da Philippe Feitussi, ex avvocato ufficiale della famiglia reale, che continua a condurre un'operazione legale in Francia a favore del Bahrein”.
I fondi che hanno permesso di finanziare questa missione (e il cui importo totale ammonta a 229.000 euro) sono stati versati tramite una società offshore con sede a Hong Kong, Queen Capital International Limited, i cui proprietari rimangono anonimi. L'indagine rivela che questa società è al centro di una serie di pagamenti e attività legate alla difesa degli interessi del Bahrein, ma il suo ruolo esatto rimane poco chiaro, sollevando dubbi sulla trasparenza dei finanziamenti.
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Una disputa legale con il Qatar
Lo scopo principale della missione di Manuel Valls era quello di spiegare alle autorità del Bahrein i recenti sviluppi in Francia, dove la Procura nazionale finanziaria (PNF) ha aperto un'indagine preliminare in relazione ad una vecchia decisione della Corte internazionale di giustizia. Questa indagine fa seguito alle accuse di presunta corruzione rivolte ad alcuni giudici che hanno partecipato alla sentenza del 2001, che ha assegnato le acque territoriali attorno alle Isole Hawar al Qatar, a scapito del Bahrein.
Sebbene questo caso risalga a più di vent’anni fa, ha preso una nuova svolta quando il Bahrein, a partire dal 2020, ha cercato di contestare questa decisione evocando una possibile corruzione dei magistrati della Corte internazionale di giustizia. Una società di intelligence francese, sotto la direzione di un ex soldato, sarebbe stata incaricata di indagare e diverse personalità del regno si sono mobilitate per rilanciare questo dossier in Francia. Questa indagine ha rivelato sospetti di influenza, in particolare nei confronti di giudici come Mohammed Bedjaoui, ex presidente della Corte Internazionale di Giustizia, sollevando dubbi sulla regolarità della sentenza emessa.
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Philippe Latombe: l'intermediario politico
L'indagine è stata alimentata dalle segnalazioni del deputato Philippe Latombe (MoDem), a cui l'avvocato Philippe Feitussi ha chiesto di inviare una segnalazione al PNF nel 2022. In totale, due segnalazioni sono state inviate al PNF nel 2022 e nel 2023, alimentando l'indagine in Francia.
Manuel Valls non era solo in questa missione in Bahrein: della delegazione facevano parte diversi consulenti, tra cui avvocati e un ricercatore di geopolitica, ma anche Céline Clément-Pétremann, ex capo della comunicazione del PNF. Secondo le informazioni di Mediapart, quest'ultima è stata incaricata di organizzare la copertura mediatica della questione, al fine di darle maggiore visibilità sui media. L'ex premier non ha risposto alle richieste di Mediapart.