Quasi dieci anni dopo l’attacco islamista che ha decimato la sua redazione a Parigi, il quotidiano satirico francese Charlie Hebdo ha lanciato un concorso internazionale di caricature, “#RireDeDieu”, per denunciare “l’influenza di tutte le religioni” sulla società.
Dodici persone hanno perso la vita il 7 gennaio 2015 nell’attacco dei jihadisti al settimanale, che aveva pubblicato caricature del profeta Maometto.
‘A coloro che sono stanchi di vivere in una società governata da Dio e dalla religione, a coloro che sono stanchi di essere bombardati dal cosiddetto bene e dal male, a coloro che sono stanchi di tutti i leader religiosi che dettano le nostre vite’, Charlie Hebdo lancia ‘un concorso internazionale’: ‘Sfoga la tua rabbia contro l’influenza di tutte le religioni sulle vostre libertà’.
Il concorso, che si concluderà il 15 dicembre, è rivolto a “fumettisti professionisti e fumettisti della stampa di tutte le età”. La redazione pubblicherà “i migliori disegni su Charlie Hebdo”.
Ateo
La linea editoriale di Charlie Hebdo, ateo, non è mai variata.
Per il primo anniversario dell’attacco jihadista che ha decimato la sua squadra, Charlie Hebdo ha pubblicato un numero speciale con in prima pagina un Dio barbuto, armato di kalashnikov e vestito insanguinato, con questo titolo: “Un anno dopo, l’assassino è ancora in libertà.
Alla fine di agosto 2024, due associazioni cattoliche hanno presentato a Parigi una denuncia contro il giornale satirico per “incitamento e provocazione all’odio religioso”, dopo la pubblicazione, il 16 agosto, di una caricatura della Vergine Maria, intitolata “Violo delle scimmie: prima apparizione del virus in Europa».
«Possiamo ridere di Dio (…) ma senza offendere il sentimento religioso dei fedeli», aveva avvertito papa Francesco a metà giugno, ricevendo un centinaio di comici provenienti da una quindicina di paesi.
/ATS