Celeste Caeiro, che ha fatto la storia durante la Rivoluzione dei garofani distribuendo questi fiori ai soldati che hanno posto fine a 48 anni di dittatura in Portogallo, è morta venerdì all’età di 91 anni, ha appreso l’AFP dalla sua famiglia.
Soprannominata “Celeste aux Œillets”, questa donna “dalle forti convinzioni (…) rimarrà nella memoria di tutti”, ha reagito in un comunicato stampa il Partito Comunista, di cui era attivista.
Il 25 aprile Celeste Caeiro ha partecipato alle celebrazioni del cinquantesimo anniversario del colpo di stato del 1974, che aprì la strada alla democrazia in Portogallo e all’indipendenza delle sue colonie in Africa.
Nata il 2 maggio 1933 da una modesta famiglia di Lisbona, la sua vita cambiò la mattina del 25 aprile 1974, quando si recò nel ristorante dove lavorava, nel centro della capitale portoghese.
Di fronte all’attualità politica, il suo capo ha deciso di non aprire il locale e ha chiesto ai suoi dipendenti di tornare a casa, offrendosi di portare con sé i garofani rossi e bianchi che dovevano essere distribuiti ai clienti per festeggiare il primo anniversario del ristorante.
Prima di tornare a casa, Celeste distribuisce garofani ai soldati e ai passanti che incrocia, i quali li depongono sulle canne dei fucili o nelle asole.
Il garofano rosso si affermò rapidamente come il simbolo di questo colpo di stato incruento condotto da giovani ufficiali per rovesciare la dittatura fascista in vigore dal 1926.