Secondo uno studio, la costa mediterranea potrebbe diventare estremamente vulnerabile a questo fenomeno

Secondo uno studio, la costa mediterranea potrebbe diventare estremamente vulnerabile a questo fenomeno
Secondo uno studio, la costa mediterranea potrebbe diventare estremamente vulnerabile a questo fenomeno
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Entro 30 anni, la costa mediterranea potrebbe diventare sempre più vulnerabile agli tsunami, secondo uno studio condotto da Probabilistic Tsunami in the Mediterranean Sea. Il sud della Spagna potrebbe essere la zona più colpita da questo disastro naturale.

Un pericolo plausibile. La costa mediterranea potrebbe essere vittima di uno tsunami di magnitudo senza precedenti entro 30 anni, secondo uno studio Probabilistic Tsunami in the Mediterranean Sea, realizzato nel 2023, recentemente pubblicato sulla rivista Géophysique pure et appliqué e diffuso dal nostro colleghi dell’Independent.

Secondo lo stesso studio, tutta la costa mediterranea, da Valencia a Malaga, con le Isole Baleari, rischia di essere colpita da uno tsunami, proprio come la costa atlantica spagnola.

Ma perché la Spagna è considerata una “zona a rischio” tsunami? Ciò, infatti, è dovuto in particolare alla faglia marina di Averroè, situata nel Mare di Alboran. Questa faglia è infatti capace di generare onde alte fino a 6 metri. Questi sono in grado di raggiungere le coste spagnole alla velocità della luce, tra i 21 ei 25 minuti, spiegano i nostri colleghi.

Una probabilità “vicina al 100%”

Da parte sua, la Commissione intergovernativa sugli oceani “ha confermato” questo studio, stimando che la probabilità che uno tsunami possa colpire le coste del Mediterraneo “è vicina al 100% nei prossimi 30 anni”.

Pertanto, di fronte a questo pericolo incombente, l’organizzazione si sta battendo per istituire urgentemente un sistema di allarme tsunami nella regione. Se il fenomeno fosse potente, potrebbe attraversare il bacino oceanico e raggiungere le coste più lontane.

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