Il Canada torna a mantenere la sua promessa di regolarizzazione di massa degli immigrati privi di documenti

Il Canada torna a mantenere la sua promessa di regolarizzazione di massa degli immigrati privi di documenti
Il Canada torna a mantenere la sua promessa di regolarizzazione di massa degli immigrati privi di documenti
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Immigrazione dal Canada

La regolarizzazione di massa degli immigrati privi di documenti era stata promessa compromessa

Mercoledì il Ministro canadese dell’Immigrazione ha chiuso la porta ad un piano per la regolarizzazione di massa degli immigrati privi di documenti prima delle prossime elezioni, una promessa di Justin Trudeau.

Pubblicato oggi alle 23:49 Aggiornato 1 minuto fa

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Questa promessa del primo ministro canadese risale a qualche anno fa ma, da allora, i sondaggi hanno mostrato un cambiamento percepibile dell’opinione pubblica nei confronti dell’immigrazione, dopo anni di politica considerata molto aperta.

“Nessun piano di regolarizzazione di massa è all’ordine del giorno, almeno prima delle prossime elezioni”, ha detto il ministro dell’Immigrazione Marc Miller ai giornalisti a Vancouver dopo un incontro con i leader aziendali.

“Ciò non vuol dire che in alcune aree in cui abbiamo bisogno di una forza lavoro essenziale non ci sarà l’opportunità per una sorta di regolarizzazione su scala minore”, ha aggiunto.

Diverse riforme sull’immigrazione negli ultimi anni

Secondo varie stime, in Canada ci sono tra 100.000 e 1 milione di persone prive di documenti. Interrogato a maggio dall’AFP, il ministro ha comunque promesso un programma “ambizioso” nei prossimi mesi, ma ha riconosciuto che “non sarebbe stato per tutti”.

Il governo liberale di Justin Trudeau, minoritario, si confronta con un’opposizione conservatrice che cerca di provocare elezioni anticipate e che nei sondaggi dà un vantaggio di 20 punti. Le prossime elezioni dovranno tecnicamente tenersi prima del 20 ottobre 2025.

Negli ultimi anni il Canada ha cercato di ridurre il numero di migranti attraverso riforme, siano essi richiedenti asilo, studenti stranieri o lavoratori temporanei. “È chiaro che l’era dell’offerta illimitata di manodopera straniera a basso costo è finita”, ha commentato il ministro Marc Miller.

“Allineamento di interessi” con Washington

Poco dopo l’elezione di Donald Trump negli Stati Uniti la settimana scorsa, le autorità canadesi si sono dichiarate in “stato di allerta” di fronte alle promesse del miliardario repubblicano di espulsioni di massa di migranti.

Ma Marc Miller ha detto mercoledì che si aspetta che la cooperazione con Washington continui: “C’è un allineamento di interessi per garantire che (il confine) sia sicuro e protetto”, poiché gli attraversamenti illegali sono aumentati negli ultimi anni.

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