La dichiarazione ha sorpreso tutti da parte di un consigliere federale. “Sono più propenso a [Donald] Trump”, ha detto il ministro dei trasporti Albert Rösti durante un incontro in una scuola privata di Basilea, solitamente dedicato alla prossima votazione sulla rete autostradale. Stava rispondendo a uno studente che gli chiedeva la sua preferenza tra i due candidati alle elezioni americane del 5 novembre, riferisce il Gazzetta quotidiana, che ha potuto vedere una registrazione video dello scambio.
Per spiegare la sua preferenza per la candidata repubblicana rispetto alla democratica Kamala Harris, Albert Rösti ha assicurato di fidarsi maggiormente della prima per lavorare per la pace nel mondo. Donald “Trump è l’unico presidente che non guida l’America in guerra da quattro anni”, secondo il ministro dell’UDC, che cita in particolare la guerra in Ucraina. Una visione che riprende argomentazioni spesso espresse da ambienti favorevoli all’ex presidente, ma che secondo il Etichetta.
Un discorso che interroga
Tuttavia, ha espresso riserve sul carattere e sulla personalità del candidato repubblicano, affermando di “avere difficoltà” con alcune delle sue dichiarazioni oltraggiose. La sua posizione riflette quella di una parte significativa del suo partito: secondo un recente sondaggio della rivista, circa il 40% dei membri dell’UDC voterebbe per Donald Trump, contro il 31% per Kamala Harris. Spaccanebbia.
Questo discorso pubblico del consigliere federale sorprende il quotidiano zurighese «per motivi diplomatici». Perché anche se “non esistono norme esplicite che disciplinano concretamente le dichiarazioni” dei membri del governo in merito alle elezioni all’estero, queste “devono tener conto degli interessi della Svizzera in politica estera, della sua neutralità e del principio di non ingerenza negli affari interni di altri Stati”, ritiene il Gazzetta quotidiana.