Francia e Germania guideranno ciascuna due progetti europei dedicati ai carri armati del futuro

Francia e Germania guideranno ciascuna due progetti europei dedicati ai carri armati del futuro
Francia e Germania guideranno ciascuna due progetti europei dedicati ai carri armati del futuro
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L’anno scorso il quotidiano economico tedesco Handelsblatt suscitò scalpore affermando che la Germania avrebbe richiesto finanziamenti europei tramite il FES. [Fonds européen de défense] sviluppare un nuovo carro armato da battaglia in collaborazione con Italia, Spagna e Svezia. E questo mentre era già alla guida del progetto MGCS [Main Ground Combat System – Système principal de combat terreste] in collaborazione con la Francia.

Questa informazione ha suscitato un certo scalpore dato che il MGCS è stato bloccato a causa, in particolare, di disaccordi su alcune scelte tecnologiche.

Tuttavia, il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha cercato di dissipare ogni malinteso spiegando che il progetto menzionato da Handelsblatt – chiamato FMBT [Futur Main Battle Tank] non ha impegnato Berlino ma solo gli industriali e che, inoltre, l’iniziativa lanciata dalla Commissione Europea “non ha ostacolato” il MGCS. “I due si completano a vicenda”, ha detto alla Süddeutsche Zeitung.

Tuttavia alcuni osservatori, come la rivista specializzata italiana RID [Rivista Italiana Difesa]ha ritenuto che l’iniziativa europea fosse “molto importante sul piano strategico” in quanto metteva in luce le “difficoltà sempre crescenti dell’asse franco-tedesco in campo militare”, soprattutto perché si trattava di sviluppare un Leopard 2AX e che l’azione tedesca La Rheinmetall stava cercando di collocare il KF-51 “Panther”, il suo nuovo carro armato da battaglia.

Da allora, i blocchi che finora colpivano l’MGCS sono stati apparentemente sciolti, anche se alcune questioni, come quella relativa al cannone del carro armato che ne risulterà, non sono state risolte. Ad aprile, Francia e Germania hanno firmato un memorandum d’intesa sull’organizzazione industriale del programma, basato su otto “pilastri” e su una joint venture che riunisce KNDS Francia [ex-Nexter]KNDS Germania [ex-Krauss-Maffei Wegmann]Rheinmetall e Thales.

È in questo contesto che, il 16 maggio, la Commissione europea ha presentato un elenco di 54 progetti “ambiziosi” di difesa industriale per i quali verrà stanziata una dotazione di oltre un miliardo di euro. Tra questi, due riguardano i carri armati.

Da qui il coordinamento del progetto MARTE [Main ARmoured Tank of Europe] è stato affidato al consorzio tedesco “MARTE ARGE GbR”, di cui non si conosce la composizione… Con un budget di 20 milioni di euro, riunisce, oltre alla Germania, Italia, Svezia, Estonia, Lituania, Spagna, Belgio, Norvegia, Grecia, Romania, Finlandia e Paesi Bassi.

Vi sono rappresentati i principali produttori di armi terrestri di questi paesi, tra cui la tedesca Krauss-Maffei Wegmann [KNDS Deutschland]Rheinmetall [avec cinq de ses filiales], Hensoldt e Renk. Fanno parte della lista i belgi John Cockerill Defense e FN Herstal, gli svedesi Saab e BAE Bofors, il finlandese Patria, senza dimenticare gli italiani Leonardo e Iveco.

Il progetto MARTE, della durata di 24 mesi, “studierà e progetterà una nuova piattaforma di carri armati per soddisfare i requisiti attuali, nonché le minacce e le esigenze future, integrando tecnologie innovative e dirompenti. Studierà ulteriormente l’uso di queste tecnologie per migliorare gli attuali carri armati, ove applicabile. Il progetto mira a offrire capacità superiori in termini di protezione, rilevamento e potenza di fuoco, migliorando al tempo stesso il rapporto costo-efficacia e il ciclo di vita rispetto alle soluzioni esistenti”, spiega la Commissione europea.

Se la Francia è assente nel progetto MARTE, è invece molto presente in quello denominato “FMBTech” poiché è stata designata a garantire il coordinamento. Più precisamente, spetterà a Talete dirigere i lavori. Belgio, Germania [avec Scertas GmbH], Finlandia, Norvegia, Italia, Grecia e Spagna saranno rappresentate. Così come Slovenia, Slovacchia, Polonia, Irlanda, Repubblica Ceca e Cipro.

Tra i produttori coinvolti troviamo KNDS France, Arquus [sur le point d’être repris par John Cockerill Defence]MBDA, Safran e la filiale francese del gruppo tedesco Hensoldt.

Secondo la descrizione fornita dalla Commissione Europea, il progetto FMBTech, anch’esso dotato di 20 milioni di euro, è senza dubbio il più vicino al MGCS. “Definirà e specificherà le migliori tecnologie innovative per l’architettura dei sistemi di carri armati da combattimento”, spiega.

Più specificamente, “mira a consentire ai principali carri armati europei esistenti e futuri di raggiungere il più alto livello operativo per futuri scenari di combattimento terrestre”. Il carro armato da combattimento sarà al centro delle capacità digitalizzate”, prosegue la Commissione europea, riferendosi alla capacità di interagire con i sistemi robotici e l’ormai essenziale intelligenza artificiale.

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