CPI: la Procura decreta la “riattivazione” delle indagini nella RDC

CPI: la Procura decreta la “riattivazione” delle indagini nella RDC
CPI: la Procura decreta la “riattivazione” delle indagini nella RDC
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In un comunicato stampa pubblicato lunedì 14 ottobre, il procuratore della Corte penale internazionale ha annunciato “ riattivazione » delle sue indagini nella Repubblica Democratica del Congo. Questa decisione fa seguito alla visita all’Aia del vice ministro della Giustizia congolese, Samuel Mbemba Kabuya, la settimana scorsa. Dal 2004, sette funzionari congolesi sono già stati oggetto di mandati di arresto da parte della Corte penale internazionale – e cinque di loro sono stati processati lì – nell’ambito di indagini su crimini commessi nel paese.

Le nuove indagini in RDC Il documento annunciato lunedì 14 ottobre da Karim Khan, procuratore della Corte penale internazionale (CPI), riguarderà crimini di guerra commessi dal gennaio 2022 nella provincia del Nord Kivu, nel territorio orientale del Congo. Secondo il suo comunicato stampa, tutti i presunti autori di crimini saranno presi di mira.

Anche Karim Khan afferma di voler favorire” un approccio a doppio binario » con, da un lato, l’indagine stessa e, dall’altro, il sostegno alla giustizia congolese. A questo proposito, ha anche colto l’occasione per accogliere con favore la creazione di un comitato direttivo incaricato di lavorare sull’istituzione di un tribunale penale speciale per la RDC.

La situazione nel Nord Kivu” legati a modelli ricorrenti di violenza e ostilità »

Uno degli aspetti della politica penale di Karim Khan mira a sostenere gli Stati affinché possano garantire, per quanto possibile, giustizia sul loro territorio. Nella RDC, un memorandum in tal senso è stato firmato con il governo nel giugno 2023, un mese dopo che il governo di Kinshasa aveva chiesto alla Corte penale internazionale di indagare nuovamente sul suo territorio.

Il comunicato diffuso da Karim Khan specifica inoltre che, per lui, gli ultimi episodi di violenza nel Nord Kivu sono, cito: “ legati a modelli ricorrenti di violenza e ostilità che sono prevalenti nella regione » da oltre 20 anni. Dall’apertura delle indagini della CPI sui crimini commessi nella RDC nel 2004, sette funzionari congolesi sono già stati oggetto di mandati di arresto da parte dell’istituzione – e cinque di loro sono stati processati lì, tra cui Jean-Pierre Bemba, Tommaso Lubanga et Bosco Ntaganda.

Rfi

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