le politiche nei confronti di Gaza hanno “scosso la fiducia” nell’UE – Telquel.ma

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LLe politiche seguite da alcune istituzioni e paesi europei durante la guerra a Gaza”ha scosso la fiducia nei valori europei”, scrive il Capo dello Stato in un messaggio inviato all’Ue in occasione della Festa dell’Europa.

Dall’inizio della guerra in territorio palestinese, che ha provocato 34.904 morti secondo Hamas e che è guidata da Israele in rappresaglia ai massacri del 7 ottobre (1.170 morti e ancora 129 persone tenute in ostaggio), Erdogan si è schierato dalla parte dei palestinesi movimento al quale è vicino e denuncia instancabilmente l’atteggiamento degli occidentali.

Finché le crisi, i conflitti e le guerre che colpiscono l’Europa e la nostra geografia comune rimarranno irrisolti, la messa in discussione di questi valori continuerà ad aumentare.”, avverte.

Molte sfide come guerre, conflitti, atti terroristici, migrazione irregolare e cambiamento climatico (…) minacciano l’ordine nel continente europeo”, prosegue il Capo dello Stato.

Lui denuncia”l’aumento dell’islamofobia, della xenofobia e del razzismo in tutto il continente (che) costituisce una delle maggiori fonti di preoccupazione per i nostri cittadini e immigrati che vivono in Europa“, dice, e insiste”la discriminazione e i crimini d’odio contro la comunità turca europea (diventati) all’ordine del giorno”.

Il presidente Erdogan, il cui Paese bussa alla porta dell’Ue da circa trent’anni, lo giudica “tempo di” Di “sviluppare la loro cooperazione in tutti i settori, compresi i negoziati di adesione”.

La Turchia è stata riconosciuta come candidato nel 1999, ma i negoziati di adesione sono congelati dal 2018.

Il capo di Stato turco conclude con un avvertimento: “Di fronte alle politiche di esclusione nei confronti del nostro Paese (…), la Turchia non si asterrà dall’utilizzare e sviluppare le sue opportunità e capacità strategiche.”

Membro della NATO e principale alleato sul fianco orientale, la Turchia, che sta sviluppando la propria industria della difesa, ha acquisito i missili antiaerei S-400 da Mosca.

Consegnati nel 2019, non sono mai stati messi in servizio, ma questo acquisto ha innescato una crisi tra Washington e Ankara, bloccando l’acquisizione degli aerei F-35 americani.

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