La CDU vota a favore del ritorno al servizio militare e si posiziona a destra – rts.ch

La CDU vota a favore del ritorno al servizio militare e si posiziona a destra – rts.ch
La CDU vota a favore del ritorno al servizio militare e si posiziona a destra – rts.ch
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Martedì il Partito cristiano-democratico tedesco (CDU) ha votato in un congresso durato tre giorni a favore del ritorno al servizio militare obbligatorio. Questa decisione arriva in un momento in cui la Germania sta cercando di rafforzare il proprio esercito, nel contesto della guerra in Ucraina.

L’alleanza CDU-CSU, il principale partito d’opposizione tedesco, in testa nei sondaggi, ha votato a favore di una mozione presentata dal movimento giovanile che chiede il ripristino della coscrizione obbligatoria, finché sarà necessaria per le forze armate.

Riuniti al congresso di Berlino, i conservatori hanno mantenuto la formula del cosiddetto servizio militare contingente, in cui solo una parte dei coscritti viene richiamata sotto la bandiera secondo le esigenze definite dalla Bundeswehr.

Si tratterebbe di una soluzione transitoria per affrontare le difficoltà di reclutamento dell’esercito. L’obiettivo a lungo termine è che i giovani completino un anno di servizio comunitario obbligatorio, nell’esercito o nella società civile.

“Non dobbiamo continuare a lasciare la difesa della nostra democrazia al principio della speranza”, ha spiegato Johannes Winkel, presidente del movimento giovanile conservatore, riguardo a questa risoluzione che va oltre la proposta iniziale del partito.

La svolta a destra della CDU

Il nuovo programma adottato martedì dalla CDU segna una rottura con l’era Merkel. Il programma precedente, del 2007, è stato adottato sotto il regno dell’ex cancelliere. Tuttavia, nel frattempo, diversi eventi hanno cambiato il panorama politico: la debacle elettorale del 2021, l’ascesa dell’AfD, la rifocalizzazione del dibattito politico sulle questioni migratorie, l’invasione dell’Ucraina e l’impennata dei prezzi dei prodotti alimentari e dell’energia.

Martedì i 1001 delegati si sono dedicati allo studio delle 70 pagine del documento, con l’obiettivo di tornare al potere entro il 2025.

La CDU continua a definirsi un partito di centro, guidato da una visione cristiana. Tuttavia, ora rivendica un aperto nazionalismo e riafferma il suo attaccamento alla cultura tedesca dominante. Il rapporto con l’Islam occupa un posto centrale nel suo nuovo programma. Questo orientamento segna una netta distanza dalla generosa politica di accoglienza avviata da Angela Merkel nel 2015.

Soggetto radiofonico: Nathalie Versieux

Adattamento web: agenzie/Miroslav Mares

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