Enrico Letta: “Siamo stati superati da americani e cinesi in termini di innovazione” – rts.ch

Enrico Letta: “Siamo stati superati da americani e cinesi in termini di innovazione” – rts.ch
Enrico Letta: “Siamo stati superati da americani e cinesi in termini di innovazione” – rts.ch
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L’ex primo ministro italiano Enrico Letta è stato invitato venerdì a La Matinale per discutere di innovazione in Europa. Secondo lui il Vecchio Continente è stato superato a questo livello dai suoi concorrenti e deve reagire creando un “mercato unico” in termini di investimenti nella ricerca.

Membro del Consiglio di Anticipatore della scienza e della diplomazia di Ginevra (GESDA), attualmente in corso al CERN, Enrico Letta, 58 anni, vuole riportare l’Europa alla sua antica grandezza in termini di innovazione. L’ex presidente del Consiglio dei ministri italiano ha presentato la primavera scorsa un rapporto in cui delinea le strade per la creazione di un mercato unico che comprenda ricerca, innovazione, competenze, conoscenza e persino istruzione.

Nella sua ricerca, l’italiano è giunto a un’osservazione: “Recentemente siamo stati superati dagli americani e dai cinesi su molti temi, ma soprattutto in termini di innovazione, ricerca. 30 anni fa accadevano molte cose in Europa, anche nel campo della rivoluzione tecnologica, nelle telecomunicazioni, tutto era europeo, i grandi marchi erano europei”, analizza.

Una quinta libertà

Secondo Enrico Letta il ritardo del Vecchio Continente si spiega soprattutto con un problema di investimenti. “I mercati finanziari europei sono troppo frammentati. E essendo frammentati, alla fine, stiamo diventando una colonia finanziaria degli Stati Uniti. C’è un problema di copertura costituzionale e legale sul fatto che dobbiamo mettere insieme le nostre attività di ricerca”, crede il membro del consiglio GESDA.

Come si collega tutto questo all’innovazione? “In questo settore è necessaria una grande dimensione di investimenti. Chiedo nuove idee in Europa, per una quinta libertà con investimenti nel campo della ricerca e della conoscenza, per questo mercato unico”.

La fuga dei cervelli

Enrico Letta ha visitato una trentina di paesi europei durante la preparazione del suo rapporto. Dice di aver incontrato molti giovani imprenditori che non riuscivano a trovare i finanziamenti per sviluppare un’idea. “Mi hanno detto: ‘Devo lasciare il mio Paese, perché a casa nessuno mi darà una possibilità’. Ho sentito la stessa cosa in ogni Paese. Devono andare negli Stati Uniti per trovare finanziamenti, e è un finanziamento che non ha paura del fallimento”, nota il deputato del Pd, a differenza dell’Europa che “ha paura del rischio”.

L’ex ministro italiano dell’Industria cita ad esempio il successo dell’intelligenza artificiale. “Pensate che queste aziende abbiano avuto successo fin dall’inizio? No! C’è stato un primo fallimento, poi hanno consegnato i soldi. C’è stato un secondo fallimento, hanno investito di nuovo e la cosa è finita. In Europa non siamo nella condizione per farlo.”

Commenti raccolti da Pietro Bugnon

Articolo web: Jérémie Favre

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