La Russia del presidente Vladimir Putin è stata ampiamente presa di mira dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite a Ginevra (archivio).
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La Russia continuerà a essere esaminata dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite. Giovedì a Ginevra ha prorogato di un anno il mandato del relatore speciale.
In una risoluzione approvata con 20 voti favorevoli, 8 contrari e 19 astensioni, il Consiglio ha espresso ancora una volta preoccupazione per le indicazioni di numerosi arresti e detenzioni arbitrarie di manifestanti. È molto preoccupato per la mancanza di indagini indipendenti ed “efficaci” dopo la morte quest’anno dell’oppositore Alexeï Navalny.
La relatrice speciale Mariana Katzarova, che non parla a nome dell’ONU, nel suo recente rapporto ha stimato che in un anno la situazione dei diritti umani in Russia è ulteriormente peggiorata. È particolarmente preoccupata per le violenze perpetrate al loro ritorno dai detenuti inviati al fronte in Ucraina. È preoccupata anche per le mogli dei soldati, che potrebbero essere le prossime vittime della repressione delle autorità.
/ATS