I russi abbattono il loro drone stealth Okhotnik-B

I russi abbattono il loro drone stealth Okhotnik-B
I russi abbattono il loro drone stealth Okhotnik-B
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Nel pieno della guerra in Ucraina, un aereo da caccia russo è stato filmato mentre abbatteva un drone da combattimento russo di ultima generazione, l’S-70 Okhotnik-B. Questo incidente, lungi dall’essere un errore, può essere spiegato con considerazioni strategiche e tecniche. Uno sguardo indietro ad un evento significativo.

Un incidente strategico: perché i russi hanno abbattuto il loro drone

Bourvil avrebbe detto, in Corniaud, “che adesso funzionerà molto meno bene”. Un aereo russo, l’S-70 Okhotnik-B, è stato abbattuto da un caccia russo nel cielo sopra la città di Konstantinovka, in Ucraina. Questo drone stealth, progettato per accompagnare i caccia Sukhoi Su-57 nelle missioni di attacco e intercettazione, non era tuttavia un obiettivo nemico. Questa azione non è stata il risultato di un colpo accidentale, ma piuttosto di una decisione consapevole delle forze russe. Secondo le informazioni disponibili, è probabile che la Russia abbia perso il controllo del drone.

Gli esperti sostengono che Mosca abbia deciso di distruggere il proprio aereo per evitare che cadesse nelle mani dell’esercito ucraino. Questo drone, che incarna una tecnologia all’avanguardia, potrebbe offrire informazioni strategiche cruciali al nemico in caso di recupero. Le immagini della distruzione, ampiamente diffuse sui social media, mostrano un caccia russo che lancia un missile a guida infrarossa contro il drone, a un’altitudine di circa 7.500 metri. Le ragioni di questa perdita di controllo rimangono poco chiare, anche se in questa fase circolano speculazioni su un possibile attacco informatico da parte dell’Ucraina senza prove concrete.

L’S-70 Okhotnik-B: un drone stealth di nuova generazione

L’S-70 Okhotnik-B, noto anche come “ala volante”, è un drone stealth da 20 tonnellate sviluppato dalla Russia a partire dal 2019. Questo drone impressiona per le sue caratteristiche tecniche: un’apertura alare di 19 metri, una capacità di volare a quasi 1000 km/h e un design furtivo pensato per sfuggire ai radar nemici. È stato progettato per operare in tandem con il caccia Sukhoi Su-57 di quinta generazione, secondo il concetto “Loyal Wingman”. Questo concetto si basa sulla cooperazione tra droni e aerei pilotati, dove l’intelligenza artificiale gioca un ruolo chiave nel coordinamento delle azioni.

La missione dell’S-70 è quella di effettuare attacchi terrestri di precisione, intercettazioni aeree e missioni di bombardamento a lungo raggio. Nonostante non sia ancora ufficialmente entrato in servizio, questo drone è una delle tecnologie più avanzate dell’esercito russo. È possibile che le forze russe abbiano cercato di testarlo in condizioni reali durante il conflitto in Ucraina. Tuttavia, l’incidente dimostra che questo sistema è ancora in fase di sviluppo e che persistono difficoltà, soprattutto per quanto riguarda la sua gestione e controllo in una situazione di combattimento.

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