AA / Beirut / Wassim Seifeddine
Il gruppo libanese Hezbollah ha dichiarato martedì che i suoi combattenti hanno respinto le truppe israeliane che cercavano di infiltrarsi nella città di confine di Al-Labuneh, nel sud del Libano.
Secondo Hezbollah, le forze israeliane avrebbero tentato di entrare nella città passando dietro le posizioni delle forze di pace delle Nazioni Unite (UNIFIL) presenti nella zona.
Il gruppo libanese ha affermato che i suoi combattenti hanno affrontato le forze israeliane con “armi appropriate”, provocando diverse vittime tra i soldati israeliani e costringendo le truppe infiltrate alla ritirata.
Dal 23 settembre Israele ha lanciato bombardamenti aerei su larga scala in tutto il Libano contro quelli che ritiene essere obiettivi di Hezbollah, uccidendo più di 1.250 libanesi e ferendone altri 3.618, oltre allo sfollamento di oltre 1,2 milioni di persone.
La campagna di bombardamenti aerei segna un’escalation nella guerra transfrontaliera tra Israele e Hezbollah, durata un anno, a seguito dell’offensiva mortale di Tel Aviv contro la Striscia di Gaza, che ha ucciso quasi 42.000 persone, la maggior parte delle quali erano donne e bambini, dal momento che il attacco del gruppo palestinese Hamas il 7 ottobre 2023.
Secondo le autorità libanesi, almeno 2.083 persone sono state uccise e 9.869 ferite negli attacchi israeliani al Libano.
Nonostante gli avvertimenti della comunità internazionale secondo cui il conflitto avrebbe spinto la regione del Medio Oriente sull’orlo di una guerra regionale a causa degli incessanti attacchi di Israele a Gaza e al Libano, Tel Aviv ha comunque ampliato il conflitto lanciando un’invasione via terra del Libano meridionale il 1° ottobre.
* Tradotto dall’inglese da Mounir Bennour.
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