Un anno dopo il 7 ottobre, la solitudine degli ebrei francesi

Un anno dopo il 7 ottobre, la solitudine degli ebrei francesi
Un anno dopo il 7 ottobre, la solitudine degli ebrei francesi
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REPORTAGE – Domenica a Parigi è stata organizzata una manifestazione che ha riunito diverse migliaia di persone in memoria degli ostaggi di Hamas.

Dà un’ultima occhiata e lascia cadere il braccio lungo il cappotto di lana beige. La sua mano prende quella di un ragazzino. “C’erano solo ebrei. Purtroppo…”ha detto senza nascondere il suo disappunto. La seguono i suoi tre figli. Questa bruna trentenne lascia la manifestazione, organizzata dal Fondo Nazionale Ebraico (KKL), in Place de Fontenoy a Parigi. Si è tenuto domenica in omaggio alle vittime di pregato antisemitismo dello scorso 7 ottobre in Israele. Un po’ più lontano, Eddy, 64 anni, si rolla una sigaretta. “È un anno che penso agli ostaggi, ogni mattina”. Tre membri della famiglia di sua moglie sono stati uccisi nell’attacco al Kibbutz Beeri, a pochi chilometri dalla Striscia di Gaza dove Hamas governava fin dalla vittoria nelle elezioni legislative del 2006.

Cartelli sollevati dai manifestanti.
STEPHANE DE SAKUTIN/AFP

“Gente di sinistra che credeva nella pace. Sono stati bruciati vivi.”dice. “Sembra un incontro comunitario”continua tra due boccate di sigaretta. Vive a Parigi e non si sente insicuro…

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