TV5Monde in trattative per aprire la propria partecipazione al potenziale arrivo di sette stati africani

TV5Monde in trattative per aprire la propria partecipazione al potenziale arrivo di sette stati africani
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AA / Tunisi / Majdi Ismail

Il gruppo audiovisivo pubblico francese TV5Monde sarebbe in trattative per aprire la sua capitale a sette stati africani, ha rivelato mercoledì il quotidiano Le Monde.

TV5Monde, il cui capitale è condiviso tra società audiovisive pubbliche di Francia, Belgio, Svizzera, Canada, Quebec e Monaco, ha inserito questa misura – controversa – nel suo piano strategico 2025-2028.

Così, Benin, Gabon, Senegal, Costa d’Avorio, Camerun, Repubblica Democratica del Congo e Congo-Brazzaville potrebbero entrare nella capitale della catena.

Il direttore generale di TV5 Monde, Yves Bigot, ritiene fondamentale che il canale si apra a tutto il mondo francofono, affermando: ”Non possiamo rimanere per sempre il canale del Nord francofono senza accogliere la sensibilità e lo sguardo degli africani”, riferisce Le Monde.

I media raggiungono 62 milioni di telespettatori a settimana. Genera l’80% del suo pubblico in Africa.

Incaricato l’8 dicembre 2023 dai rappresentanti dei diversi Stati azionisti, Yves Bigot ha effettuato numerosi viaggi in Africa negli ultimi mesi, insieme alla direttrice del marketing, della distribuzione e della commercializzazione di TV5Monde, Denise Epoté.

È stato ricevuto in udienza da Denis Sassou Nguesso, presidente della Repubblica del Congo, e Félix Tshisekedi, presidente della Repubblica Democratica del Congo.

Anche Yves Bigot si è recato in Gabon lunedì 22 aprile per discutere con il generale Brice Oligui Nguema, presidente della transizione.

Un comunicato stampa ufficiale della presidenza gabonese precisa che ”Si tratterà che la televisione pubblica gabonese integri questa piattaforma per vedere i suoi programmi trasmessi sui diversi canali partner e per renderla più visibile su scala internazionale .

Per il 2024, il budget del canale ammonta a 124 milioni di euro, ai sette stati presi di mira viene offerta la possibilità di sedere a rotazione nel consiglio di amministrazione di TV5Monde in cambio di una partecipazione finanziaria fino a 600.000 euro all’anno e per paese .

Sul piano interno, l’eventuale arrivo di alcuni Stati come azionisti solleva interrogativi e timori sull’indipendenza della linea editoriale e dei corrispondenti.

“Firmando la nostra carta fondamentale, si impegnano nei confronti dei sei Stati attuali azionisti a rispettarla integralmente, compresa l’indipendenza della redazione e dei corrispondenti”, assicura Yves Bigot, pur restando evasivo sulle misure concrete in materia caso di pressione esterna.

Secondo Le Monde, né il Quai d’Orsay né il Ministero della Cultura hanno risposto alle domande.

Il presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, potrebbe annunciare ufficialmente l’evoluzione dell’azionariato di TV5Monde durante il vertice della Francofonia, previsto a Villers-Cotterêts (Aisne) e Parigi in ottobre.

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