L’immunità di Trump dibattuta alla Corte Suprema

L’immunità di Trump dibattuta alla Corte Suprema
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La Corte Suprema americana esaminerà questo giovedì le argomentazioni sull’immunità penale invocata da Donald Trump in qualità di ex presidente, un caso in cui sia la rapidità che la sostanza della sua decisione potrebbero pesare molto sulla campagna elettorale.

Infatti, decidendo il 28 febbraio di occuparsi di questa questione, la più alta corte del paese ha rinviato ulteriormente lo svolgimento del processo federale contro l’ex presidente repubblicano per aver tentato di invertire illegalmente i risultati delle elezioni presidenziali del 2020 vinte dal democratico Joe Biden.

Bersagliato da quattro distinti procedimenti penali, Donald Trump, attraverso i suoi molteplici ricorsi, cerca di arrivare al processo il più tardi possibile, in ogni caso dopo le elezioni di novembre.

Il suo processo a New York per pagamenti sospetti durante la campagna elettorale del 2016, iniziato finalmente il 15 aprile, potrebbe essere l’unico a raggiungere un esito prima del voto.

Probabilmente il caso più grave, il caso federale per le elezioni del 2020 perseguito dal procuratore speciale Jack Smith, è in sospeso finché la Corte Suprema non deciderà sulla questione dell’immunità penale di un ex presidente.

La difesa sostiene che, senza tale immunità, un presidente non potrebbe “svolgere adeguatamente i suoi doveri” e che nessuno dei predecessori di Donald Trump è mai stato perseguito penalmente.

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