Risultati sorprendenti in Arizona
Trump sarebbe quindi in testa in Arizona, con il 50% delle intenzioni di voto contro il 45% di Harris, così come in Georgia (con il 49% contro il 45%), due stati che aveva perso contro Joe Biden nel 2020. I risultati ottenuti in Arizona sono particolarmente sorprendenti, poiché Harris aveva un vantaggio di cinque punti percentuali nell’ultimo sondaggio, condotto ad agosto. Questa tendenza sarebbe spiegata da una perdita di sostegno tra l’elettorato latino.
In North Carolina, avrebbe un vantaggio meno confortevole, 49% contro 47%, in una regione che non ha votato per un democratico dal 2008. Tuttavia, uno scandalo recente potrebbe rimescolare le carte in questo stato, avendo un impatto negativo sui punteggi di Trump. L’attuale vicegovernatore repubblicano Mark Robinson è attualmente sotto accusa dopo la pubblicazione di messaggi controversi su un forum pornografico. Un evento che si è verificato in gran parte dopo il periodo di votazione, che si è esteso dal 17 al 21 settembre.
Guerra in Ucraina: Zelensky in viaggio negli Stati Uniti per presentare il suo “piano di vittoria” a Biden
Una delle elezioni presidenziali più serrate della storia
Secondo il New York Times, questi risultati preannunciano una delle elezioni presidenziali più serrate della storia, con il giornalista americano Nate Cohn che assicura che “Questi ultimi risultati sono tra i migliori ottenuti da Donald Trump in questi stati nelle ultime settimane.“
Da parte sua, l’avversaria democratica Kamala Harris ha cercato, finora con successo, di stabilire il suo predominio in altri stati chiave del Midwest come la Pennsylvania, su cui poggiano le sue speranze di raggiungere la Casa Bianca. La sua lotta si sta quindi svolgendo su più fronti, compresi gli stati del Sud, dove dovrà cercare di recuperare terreno sulla sua avversaria. Detto questo, potrebbe ancora vincere le elezioni se perdesse North Carolina, Georgia e Arizona, secondo gli analisti.