lo scambio tra un adolescente e Gabriel Attal sul capo dello stato

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A Nizza, il Primo Ministro ha avuto scambi sinceri con gli studenti di un collegio sperimentale durante le vacanze scolastiche per studenti in difficoltà.

“Che rapporto di lavoro”. Gabriel Attal si recherà a Nizza questo lunedì 22 aprile per inaugurare un collegio aperto in via sperimentale, quattro giorni dopo i suoi annunci di lotta contro la violenza di alcuni giovani. Questi studenti in difficoltà restano lì per le due settimane di vacanze scolastiche.

Quando è arrivato davanti al liceo Parc Imperial di Nizza, il primo ministro ha parlato con le persone all’esterno, tra cui un ragazzo che lo ha interrogato senza ritegno.

“Chi sei?”, le chiede prima, prima di chiedere: “Sei ricca?”

“Macron è cattivo”

“Come? Uh… beh sì piuttosto, sì sì, ma c’è di più importante”, esita Gabriel Attal. “L’importante è fare le cose che ti piacciono”, aggiunge.

“E cosa ne pensi di Macron?”, ha aggiunto l’adolescente. Sorpreso, Gabriel Attal risponde: “Ah beh lavoro con lui, quindi ehm…”. Ma prima di finire la frase, il giovane ribatte che Emmanuel Macron è “cattivo”.

“Che cos’è, perché dici così? No no…”, risponde allora Gabriel Attal, che conclude sorridendo: “Beh, comunque qui imparerai un sacco di cose”.

Un po’ più tardi nella mattinata, anche un altro studente dell’istituto si è interessato ai rapporti tra il Primo Ministro e il Capo dello Stato. “Macron è tuo amico?” ha chiesto. Correggendo il giovane su “MR Macron”, Gabriel Attal aveva già risposto: “Abbiamo un rapporto di lavoro”.

“Mia madre mi ha obbligato”

Il resto della visita ha continuato a essere segnato dalla franchezza di questi giovani. Mentre il Primo Ministro parlava con gli studenti di questo collegio, questi non hanno esitato a manifestargli la loro insoddisfazione, spiegando che non volevano essere qui e che erano stati costretti a farlo.

“Non sono affatto felice, mia madre mi ha costretto, mi ha costretto, mi ha detto che era bello… Ma vedo che lì non va bene”, ha detto uno di loro.

Da parte sua, Gabriel Attal ha accolto con favore l’esperimento di un collegio educativo durante le vacanze scolastiche, che vede come una prevenzione della delinquenza giovanile. Per lui si tratta di una “buona spesa”.

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