Cina: i funzionari dell’esercito sostengono discussioni “amichevoli” di fronte alle controversie

Cina: i funzionari dell’esercito sostengono discussioni “amichevoli” di fronte alle controversie
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Un alto ufficiale militare cinese ha detto lunedì che il suo Paese sta cercando di risolvere le sue controversie territoriali attraverso “consultazioni amichevoli” in un forum a cui hanno partecipato alti ufficiali provenienti da Russia e Stati Uniti.

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La Cina organizza fino a mercoledì nella città costiera di Qingdao (est) un forum dedicato al Pacifico alla presenza di ufficiali navali di 29 paesi, tra cui Giappone e Corea del Sud ma anche India e Australia.

Tra gli ospiti figurano anche il capo della marina russa, l’ammiraglio Alexander Moiseyev, e il suo omologo americano della flotta del Pacifico, Stephen Koehler.

L’evento avviene nel mezzo delle tensioni su Taiwan e dopo una serie di incidenti tra Cina e Filippine in un’area contesa del Mar Cinese Meridionale dove diversi Paesi hanno rivendicazioni rivali.

“La Cina è sempre stata impegnata a risolvere le controversie marittime attraverso consultazioni amichevoli direttamente con i paesi interessati”, ha affermato il generale Zhang Youxia, vicepresidente della Commissione militare centrale, senza nominarli.

“Tuttavia, non permetteremo abusi arbitrari e non accetteremo distorsioni del diritto internazionale”, ha avvertito all’apertura del forum.

La Cina guarda con preoccupazione al rafforzamento dei legami militari tra Stati Uniti e Filippine, visto dal colosso asiatico come un modo per contrastare le sue rivendicazioni territoriali nella regione.

Sequestrata dalle Filippine, la Corte permanente di arbitrato, un’organizzazione con sede nei Paesi Bassi, ha respinto le richieste cinesi nel 2016, ritenendole prive di base legale.

Pechino ha denunciato questa decisione.

Il forum si svolge all’ombra dell’invasione russa dell’Ucraina, che Pechino non ha mai condannato pubblicamente, e delle tensioni tra Cina e Stati Uniti su Taiwan.

L’isola è al centro delle tensioni sino-americane perché gli Stati Uniti, che non riconoscono ufficialmente Taiwan, sono tuttavia il principale fornitore di armi alle autorità taiwanesi.

La Cina considera l’isola una delle sue province, che non è ancora riuscita a riunificare con il resto del suo territorio dalla fine della guerra civile cinese nel 1949.

“Guerre e conflitti sono comuni, (ma) lavoriamo insieme per creare pace e tranquillità”, ha sottolineato Zhang Youxia, convinto che nei conflitti “non ci siano vincitori”.

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