Due elicotteri delle forze di autodifesa giapponesi (FJA) si sono schiantati in mare sabato sera, hanno annunciato domenica le autorità giapponesi. Un membro dell’equipaggio è stato trovato morto e altri sette risultano dispersi.
Gli aerei stavano prendendo parte ad una “esercitazione notturna di guerra antisommergibile”, ha detto il ministro della Difesa giapponese Minoru Kihara. La causa dell’incidente non è ancora nota. Probabili detriti di questi dispositivi sono stati individuati dai servizi di salvataggio in mare, ha aggiunto il ministro.
Ha inoltre indicato che il ministero aveva “scoperto i registratori di volo in luoghi vicini tra loro”, e quindi era “altamente possibile che (i due elicotteri) si fossero scontrati”.
Secondo l’emittente pubblica giapponese NHK, gli elicotteri si sono schiantati al largo delle coste delle isole Izu, nell’Oceano Pacifico. La comunicazione con uno dei dispositivi si è interrotta alle 22:38 ora locale (15:38 in Svizzera).
Mitsubishi SH-60K
Venticinque minuti dopo, secondo la NHK, le autorità si sono rese conto che anche la comunicazione con il secondo elicottero era stata persa.
“Si stanno analizzando i registratori di volo e le autorità stanno interrogando l’equipaggio di un terzo elicottero che ha preso parte all’esercitazione ma non è stato coinvolto nell’incidente, ha detto il capo di stato maggiore della marina, Ryo Sakai.
I due velivoli in questione sono Mitsubishi SH-60K, elicotteri da pattuglia di fabbricazione giapponese. Appartenevano alla Forza di autodifesa marittima, il ramo navale della FJA.
Il Giappone, stretto alleato degli Stati Uniti d’America, sta aumentando considerevolmente il proprio bilancio per la difesa per adattarsi alle crescenti tensioni nella regione Asia-Pacifico, tra le rivendicazioni territoriali sempre più assertive della Cina e le ripetute minacce della Corea del Nord nella regione
ats/fgn
