LA STORIA SURREALISTA DI THOMAS DIETRICH IN TOGO

LA STORIA SURREALISTA DI THOMAS DIETRICH IN TOGO
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(SenePlus) – Il giornalista francese indipendente Thomas Dietrich ha ricordi amari del suo recente reportage in Togo. In una testimonianza pubblicata sul suo account Twitter, questo esperto reporter condivide un’esperienza molto inquietante, vissuta nell’arco di sole 29 ore sul territorio togolese.

Secondo lui, durante il suo arresto e detenzione a Thomas Dietrich è stato rifiutato l’accesso alle informazioni e ai documenti del dossier, “degni di un film”, secondo le sue stesse parole. Quel che è peggio, l’ambasciata francese avrebbe nascosto agli altri giornalisti il ​​fatto che si trovasse in cella. Dopo un “processo rapido” per ingresso illegale nel paese mentre aveva un visto professionale valido, è stato infine espulso con la forza dal paese.

“Quello che ho vissuto è mille volte meno grave della persecuzione che subiscono quotidianamente i giornalisti locali”, ha dichiarato Thomas Dietrich. Secondo lui, i suoi problemi con le autorità togolesi sarebbero dovuti direttamente al suo lavoro di giornalista, cosa che non è piaciuta al presidente Faure Gnassingbé, al potere quasi ininterrottamente dal 2005.

Nella sua testimonianza pubblicata su Twitter, il giornalista francese afferma di aver ritenuto “necessario ristabilire la verità” di fronte “alle bugie delle autorità togolesi”. Denuncia anche il sostegno “con le unghie e con i denti” che il presidente francese Emmanuel Macron continua a fornire alla “più antica dittatura della Françafrique”.

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