La guida suprema dell’Iran elogia i “successi” di Teheran

La guida suprema dell’Iran elogia i “successi” di Teheran
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L’ayatollah Ali Khamenei ha salutato le forze armate iraniane questa domenica, 21 aprile, assicurando che i loro “successi” hanno mostrato la “grandezza” di Teheran su scala internazionale, riferendosi all’attacco senza precedenti effettuato in Israele.

La Guida Suprema iraniana, l’Ayatollah Ali Khamenei, ha accolto con favore questa domenica, 21 aprile, i “successi” delle forze armate nell’attacco senza precedenti lanciato il 13 aprile contro Israele, che illustrano, secondo lui, la “grandezza” dell’Iran in la scena internazionale.

Intervenendo per la prima volta dopo l’incidente, il capo dello Stato ha elogiato “i successi ottenuti dalle forze armate negli ultimi avvenimenti” nel corso di un incontro con i principali leader militari del Paese.

Essi “hanno creato un senso di gloria e di grandezza per l’Iran islamico agli occhi della gente e degli osservatori del mondo”, ha aggiunto.

Un attacco senza precedenti

L’attacco, effettuato utilizzando decine di droni e missili, ha preso di mira secondo Teheran due centri militari utilizzati per effettuare un attacco attribuito a Israele che ha distrutto il consolato iraniano a Damasco il 1° aprile, uccidendo in particolare sette membri dei Guardiani della Galassia. della Rivoluzione, tra cui due generali della Forza Quds, che interviene fuori dall’Iran.

Israele ha affermato di aver sventato l’attacco iraniano intercettando insieme ai suoi alleati, soprattutto gli Stati Uniti, la maggior parte dei circa 350 proiettili lanciati.

Ma per Ali Khamenei “la questione del numero di missili lanciati o di quelli che hanno raggiunto l’obiettivo” è “secondaria”. “La questione principale è l’emergere della volontà della nazione iraniana e delle forze armate sulla scena internazionale”, ha affermato.

Le esplosioni in Israele non sono menzionate

L’Ayatollah Khamenei non ha menzionato l’attacco attribuito a Israele che venerdì ha colpito l’Iran centrale, senza causare vittime o danni secondo le autorità.

Il ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian ha minimizzato l’attacco di sabato, paragonandolo a un gioco da ragazzi, aggiungendo che non ci sarà alcuna ritorsione iraniana a meno che i suoi “interessi” non vengano presi di mira.

Lo stallo iraniano-israeliano si inserisce nel contesto teso in Medio Oriente della guerra tra Israele e Hamas, innescata da un sanguinoso attacco del movimento islamico palestinese il 7 ottobre.

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