HA a politica invariata, il deficit di bilancio di tutti gli enti pubblici raggiungerà il 6,3% del PIL nel 2029, ovvero 44,8 miliardi di euro. Questo dato figura nelle stime aggiornate del Comitato di sorveglianza per il periodo 2025-2029, rese pubbliche martedì. Si tratta di un “avvertimento importante”, quando “sapevamo già che la prossima legislatura sarebbe stata difficile sul piano di bilancio”, ha reagito lo stesso giorno il segretario di Stato al Bilancio Alexia Bertrand (Open Vld).
Un altro messaggio che la liberale sottolinea nell’ultimo rapporto del Comitato di sorveglianza: il governo federale è, secondo lei, sulla strada giusta nel suo “viaggio per risanare le finanze pubbliche”. Per l’entità I, che comprende l’amministrazione federale e la previdenza sociale, il comitato di sorveglianza prevede un deficit di bilancio pari al 2,9% del PIL per il 2024 (e al 5,7% cinque anni dopo). Ciò “in conformità con gli impegni presi con l’Europa”, indica il Segretario di Stato.
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Per il governo federale e gli enti federati presi insieme, il deficit previsto quest’anno è pari al 4,4% del PIL, un risultato leggermente migliore rispetto alle precedenti previsioni dell’Ufficio di pianificazione e della Commissione europea. Il tasso del debito raggiungerebbe il 105,9% del Pil e il 118,9% nel 2029.
Il deficit di bilancio comune, entro il 2029, funge da “avvertimento importante” per Alexia Bertrand. La parte del leone di questo deficit è legata al governo federale. La colpa è in parte dell’aumento del deficit della previdenza sociale, per 7 miliardi, nota Alexia Bertrand, ma anche degli oneri per interessi e della spesa primaria.
“Il tempo dei regali e dei palloncini elettorali è davvero passato”, conclude il liberale, che prevede che il bilancio sarà, “giustamente”, uno dei temi centrali della campagna elettorale in vista del 9 giugno. “Non possiamo perdere tempo dopo” le elezioni, perché avremo “rapidamente” bisogno di un governo “forte”, prevede già.
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