quali sono gli ultimi elementi dell’indagine?

Il sospettato dell’aggressione con coltello a un jogger dormirà in prigione questa domenica sera. L’uomo, 25 anni, ha ammesso i fatti e ha spiegato che voleva aggredire qualcuno. Secondo i primi elementi dell’indagine l’indagato sarebbe affetto da disturbi psichiatrici. “Era stato preso in carico da quattro giorni prima presso un istituto di accoglienza e da venerdì 10 gennaio poteva beneficiare del congedo”, precisa Frédéric Kocher, procuratore aggiunto di Nîmes.

L’individuo ha accoltellato una donna di 44 anni in un parco della città di Vergèze il giorno dopo aver lasciato lo stabilimento. In brevissimo tempo sono stati mobilitati 70 gendarmi e, grazie all’utilizzo delle immagini della videosorveglianza, il sospettato è stato arrestato venerdì 17 gennaio. “L’analisi biologica del sangue prelevato dal coltello sequestrato in casa sua e dalla sua giacca rivela la presenza del il DNA della vittima”, indica Frédéric Kocher. Per i residenti nel comune è in discussione il permesso di uscire. “Questo è davvero inaccettabile, le persone che sono responsabili di queste persone non si rendono conto del pericolo”, si rammarica un residente locale. Il jogger è ormai fuori pericolo, l’uomo è stato incriminato per tentato omicidio e posto in custodia cautelare.

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