Finanziariamente esaurito, il DP World Tour andrà a sbattere contro il muro?

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La pubblicazione dei conti dell’European Tour Group per il 2023 fa luce sulla situazione finanziaria molto preoccupante in cui il DP World tour sarebbe ora alla mercé del suo alleato americano. Un PGA Tour la cui influenza continua a crescere mentre il circuito ora guidato da Guy Kinnings affonda.

I risultati finanziari 2023 del PGA European Tour pubblicati la scorsa settimana purtroppo lasciano poco spazio a dubbi. Le perdite subite lo scorso anno gettano il DP World Tour in una situazione molto critica.

Questo documento evidenzia diversi elementi che potrebbero portare il circuito europeo alla sua rovina!

Il primo punto notato dagli analisti riguarda i premi dei tornei: dei 171 milioni di euro pagati nel 2023 ai giocatori, 23,4 milioni sono stati forniti dal PGA Tour per coprire i deficit.

Il PGA Tour è ora in una posizione di forza nei confronti del suo alleato strategico poiché quest’ultimo gli deve un prestito di 63 milioni di euro, con un aumento di 21,5 milioni rispetto al 2022.

L’alleanza strategica per il 2021 che ha permesso al PGA Tour di acquisire il 15% della produzione europea del tour è appesa solo a un filo, soprattutto perché il pagamento della scadenza di gennaio 2023 non è stato effettuato.

Altro tema preoccupante specifico per il 2023, gli introiti della Ryder Cup di Roma sul campo Marco Simone non hanno raggiunto l’importo previsto.

Infine, anche se alla fine del 2024 scadranno diversi contratti sui diritti mediatici e alcune importanti partnership, nell’ultimo consiglio di amministrazione non è stato affrontato il tema dello stato di avanzamento delle rinegoziazioni in corso!

Le perdite si accumulano

Un semplice grafico evidenzia che il DP World Tour guadagna solo negli anni in cui l’Europa ospita la Ryder Cup. In 10 anni, solo una volta si è registrato un risultato positivo quando la partita Europa-Stati Uniti si è giocata su suolo americano: è stato nel 2021 a Whistling Straits.

Ma due anni dopo e nonostante un fatturato in crescita, il risultato positivo della Ryder Cup di Roma non bastò a ripianare le perdite del DP World Tour!

Nel report si legge anche che l’alleanza strategica siglata con il PGA Tour nel 2021 consiste principalmente nel sostegno finanziario al circuito americano. Nel 2023 sono stati immessi 23 milioni di euro che sono serviti a coprire la perdita operativa, legata all’aumento del Montepremi.

Nel 2023 lo stanziamento ha raggiunto i 171 milioni di euro (+9 milioni rispetto al 2022).

Poiché il DP World Tour vive al di sopra delle proprie possibilità, il PGA Tour è pronto ad aiutarlo, ma qui non si tratta di capitalizzazione. Dovrai ripagare.

La Ryder Cup meno efficiente

Sfortunatamente la principale fonte di denaro proveniente dal DP World Tour sembra essere in via di esaurimento. Infatti, se il fatturato della Ryder Cup 2023 è cresciuto del 40% rispetto alla precedente edizione organizzata in Europa (al Golf National nel 2018), i profitti sono diminuiti del 40% con un deficit stimato in 14,5 milioni di euro! Quindi siamo passati da un margine del 20% a Parigi al 9% in Italia.

Il documento emesso dal consiglio di amministrazione afferma che il budget per ospitare la Ryder Cup è stato sottoposto a una significativa pressione macroeconomica, legata alle sfide post-COVID e ai disagi causati dalla guerra in Ucraina. I costi organizzativi sono aumentati del +22% rispetto a Parigi 2018.

Perfusione sous

Per colmare i buchi del fondo non c’è altra soluzione che ricorrere al proprio alleato strategico. I debiti si accumulano e alla fine del 2023 il prestito, di cui non conosciamo le condizioni, ammonterà a 63 milioni di euro! Se il PGA Tour dovesse richiedere la restituzione del prestito ciò potrebbe comportare la perdita del suo partner.

Più concretamente, questa dipendenza finanziaria dà al PGA TOUR una stretta mortale sul DP World Tour, soprattutto nella prospettiva di una fusione completa che avverrà solo se il 75% dei membri del circuito europeo voterà a suo favore.

Un altro punto interrogativo riguarda la transazione del 15% della PGA European Tour Productions acquisita dal PGA Tour nel gennaio 2021. Si tratta di 78 milioni di euro e 30 milioni sono stati pagati lo stesso giorno dell’annuncio dell’Alleanza. Un anno dopo un secondo pagamento (di 12,5 milioni di euro)

C’erano poi 4 pagamenti da 13,75 milioni di dollari da effettuare nel 2023 ma le scadenze di gennaio 2023 e gennaio 2024 sembrano essere state sospese.

Ancora una volta nel rendiconto finanziario del DP World Tour non è stata fatta menzione di questi mancati pagamenti.

Rolex, Skysports… contratti che stanno per scadere

Infine, basta gettare nel panico chiunque la legga la tabella che elenca i vari partner e sponsor i cui contratti scadono nei prossimi mesi.

Questo punto è stato menzionato anche quando si è concordata un’alleanza strategica.

“Abbiamo scoperto che le principali fonti di rischio sono 1) scadenza contrattuale a breve termine dei ricavi garantiti nei media e nelle sponsorizzazioni; e 2) la base relativamente bassa degli eventi DPWT stessi. Per quanto riguarda il primo, praticamente nessuna sponsorizzazione o entrate mediatiche sono garantite dopo il 2026, e la maggior parte delle entrate contrattualizzate scomparirà entro la fine del 2024”.

Nel documento sono elencati i principali contratti il ​​cui rinnovo è previsto a partire dalla fine del 2024, ovvero:

I contratti triennali per Skysports, che trasmette il DPWT nel Regno Unito, Irlanda, Italia e Austria, i contratti decennali per Golf Channel, per USA e Canada, e ViaSat per i Paesi nordici (Svezia, Finlandia, Norvegia e Danimarca) sono principalmente interessati.

Si tratta di 42 milioni di euro per Skysports, 31 per Golf Channel e 12,9 per ViaSat.

C’è anche il lucroso contratto con Rolex da 26 milioni di euro che scadrà tra poche settimane.

Con l’esodo ogni stagione dei suoi 10 migliori elementi del PGA Tour, sospettiamo che sia diminuito l’appeal suscitato dal DP World Tour nella rinegoziazione dei contratti con le emittenti storiche.

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