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Didier Migaud minaccia di lasciare il governo senza migliorare il bilancio

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Di Le Figaro con AFP

Pubblicato
36 minuti fa,

Aggiornato 23 minuti fa

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Mentre il bilancio 2025 del Ministero della Giustizia dovrà essere tagliato di 500 milioni di euro, il Ministro della Giustizia afferma di aver ottenuto “assicurazioni” dal Primo Ministro Michel Barnier.

Il ministro della Giustizia Didier Migaud ha avvertito lunedì che non resterà al governo se il bilancio della Giustizia non sarà migliorato, dopo il taglio di quasi 500 milioni di euro nel disegno di legge finanziaria presentato GIOVEDI. “Se ci atteniamo al tetto della lettera sì, non vedo cosa farei ancora al governo”ha risposto su RTL il ministro della Giustizia, a cui è stato chiesto se stesse facendo questa domanda a “linea rossa”. “Ma mi fido del presidente del Consiglio, che mi ha dato garanzie”ha temperato.

“Sono mobilitato perché si possano proporre aggiustamenti al rialzo”ha insistito il ministro della Giustizia, aggiungendo che Michel Barnier ha indicato che sarebbe stato apportato un emendamento “Presentato dal governo nell’ambito della discussione parlamentare per aumentare un certo numero di bilanci”. I quasi 500 milioni di euro in meno nel bilancio della Giustizia però non ci saranno “forse no” recuperato nel “totalità”ha avvertito Didier Migaud.

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L’importo del bilancio della Giustizia, reso pubblico giovedì, ammonta a 10,24 miliardi di euro per il 2025, ovvero quasi 500 milioni di euro in meno di quanto inizialmente previsto dalla legge sulla programmazione della giustizia, adottata nell’ottobre 2023. Questa legge, promossa da l’ex ministro della Giustizia, Éric Dupond-Moretti, ha promesso un bilancio della Giustizia di quasi 11 miliardi di euro nel 2027 e l’assunzione di 10.000 persone in cinque anni, tra cui 1.500 magistrati e 1.800 impiegati.

Didier Migaud ha ribadito la sua ambizione in materia di assunzioni, insistendo sul suo desiderio “ottenere i crediti necessari affinché gli impegni siano rispettati, soprattutto in termini di personale”. “Ciò che mi auguro è che gli impegni presi, in termini di personale nei confronti dei magistrati, dei cancellieri, del personale della giustizia, del personale penitenziario, siano necessari”per combattere contro “congestione” servizi di giustizia, ha detto. E aggiungere che la Francia lo è “molto indietro rispetto a tanti altri Paesi paragonabili a noi” in particolare in termini di “considerazione” per la sua giustizia.

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