Il capo del colosso russo dell’e-commerce Wildberries, Tatiana Kim, ha annunciato martedì una fusione con il gruppo pubblicitario Russ, quasi due settimane dopo una sparatoria mortale avvenuta nel suo quartier generale a Mosca, in un contesto di disaccordo all’interno della coppia fondatrice.
Il Cremlino, che vede nella possibilità di creare un colosso russo in grado di competere eventualmente con Alibaba e Amazon, ha sostenuto questa unione, spinto dalla signora Kim, la donna più ricca della Russia, mentre suo marito, Vyacheslav Bakaltchouk, con cui sta attraversando divorzio, si oppose fermamente.
Il 18 settembre la vicenda prese una piega sanguinosa: nella sede moscovita della Wildberries scoppiò una sparatoria tra rappresentanti dei due schieramenti, provocando due morti e sette feriti. Da allora le parti si accusano a vicenda per la tragedia avvenuta nei pressi del Cremlino, in un quartiere ultra sicuro.
La giustizia russa ha immediatamente posto 30 sospetti in custodia cautelare, con Viatcheslav Bakaltchouk che dovrà affrontare gravi accuse, compreso l’omicidio.
“Sono felice di annunciare che la ristrutturazione della nostra azienda è stata completata e che ora siamo pronti per nuovi progetti”, ha detto martedì Tatiana Kim in un videomessaggio su Telegram.
Anche Tatiana Kim, che ha ripreso il suo nome da nubile dopo essere stata chiamata Tatiana Bakaltchouk, dal nome del marito, è tornata alla sparatoria mortale del 18 settembre.
“Sono convinta che il sistema giudiziario del nostro Paese si prenderà cura” di assicurare i responsabili alla giustizia, ha affermato, ritenendo che l’incidente “non possa rimanere impunito”.
Wildberries, fondata nel 2004, è presente in diversi paesi dell’ex Unione Sovietica e vanta più di 10 milioni di ordini giornalieri.
Questa “storia di successo” ha reso Tatiana Kim, 48 anni, la donna più ricca della Russia. La sua fortuna è stimata da Forbes in 7,9 miliardi di dollari (AFP).
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