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“Ecco che si sveglia”: François Hollande affronta Gérald Darmanin, che vuole “porre fine definitivamente” alla settimana di 35 ore: Notizie

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Su TF1, lunedì 7 ottobre, François Hollande ha reagito con forza alle dichiarazioni di Gérald Darmanin, che dal suo ritorno sui banchi dell’Assemblea nazionale ha moltiplicato le proposte, compresa quella di porre fine alle 35 ore.

Appena uscito da Beauvau, Gérald Darmanin torna a parlare di lui. L’ex ministro degli Interni e deputato rilancia il dibattito sulle 35 ore settimanali, ritenendo che “non funziona abbastanza” in Francia, in un’intervista rilasciata a Echipubblicato domenica 6 ottobre. “Possiamo porre fine definitivamente alle 35 ore settimanali anche nel settore privato e riportare l’orario di lavoro al dialogo in azienda”propone l’eletto del Nord, che lo desidera “andare a 36 o 37 ore in pubblico, ovviamente pagate di conseguenza”. Abbastanza per far reagire François Hollande sul set di TF1, lunedì 7 ottobre.

“Il signor Darmanin era ministro, credo?”

Interrogato sulle proposte di Gérald Darmanin, l’ex presidente della Repubblica si è sorpreso: “Il signor Darmanin è stato ministro, mi pare, per 7 anni? È stato ministro di tutto, del Bilancio, dell’Interno… E adesso si sveglia”affronta. “È ancora questo governo che ha creato la situazione in cui ci troviamo, cioè 1.000 miliardi di debito aggiuntivo”ha aggiunto François Hollande. Anche il deputato della Corrèze ritiene che Gérald Darmanin dovrebbe farlo “chiedere contributi ai più fortunati”come previsto dal governo Barnier.

In Gli EchiGérald Darmanin ha menzionato anche la creazione di a “secondo giorno di attesa per malattia nel pubblico impiego”e la soppressione di a “secondo giorno festivo sia in pubblico che in privato”al fine di raggiungere gli obiettivi fissati dalla nuova Bercy in termini di risparmio. Strade che probabilmente non saranno unanimi, tanto più che l’ex ministro, in contrasto con il nuovo esecutivo e che ha appena lanciato un proprio movimento politico, si è fermamente opposto a qualsiasi aumento delle tasse, anche per i più ricchi, come auspica Michel Barnier.

pubblicato il 7 ottobre alle 11:27, Joanna Wadel, 6Medias

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