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Un anno dopo l’attacco di Hamas, Netanyahu promette di sconfiggere i “nemici” di Israele

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Mentre il suo Paese commemora l’attacco di Hamas questo lunedì, 7 ottobre, Benjamin Netanyahu non intende allentare la pressione sulla Striscia di Gaza o contro Hezbollah in Libano. Il primo ministro israeliano ha infatti promesso domenica di sconfiggere i “nemici” di Israele.

Anche a Tel Aviv centinaia di persone si sono radunate domenica sera, accendendo candele, pregando attorno a un altare improvvisato, in ricordo dei loro cari uccisi il 7 ottobre 2023 nell’attacco senza precedenti compiuto dal movimento islamista palestinese contro Israele.

Nuove truppe verso Gaza

Dopo aver indebolito Hamas durante l’offensiva lanciata nella Striscia di Gaza, in rappresaglia all’attacco, l’esercito israeliano ha spostato gran parte delle sue operazioni sul fronte settentrionale a metà settembre, verso cui da un anno gli Hezbollah libanesi moltiplicano i lanci di razzi Israele a sostegno di Hamas.

Ma dopo un anno di guerra che ha provocato decine di migliaia di morti e il fallimento di ogni tentativo di mediazione, l’offensiva israeliana continua anche nella Striscia di Gaza, assediata e devastata, dove l’esercito ha annunciato domenica operazioni nel Nord e il dispiegamento di ulteriori truppe vicino al territorio palestinese.

“È insieme che combatteremo e insieme vinceremo”, ha detto Benjamin Netanyahu, in visita ai soldati di stanza nel nord di Israele, lungo il confine libanese. “Un anno fa abbiamo subito un colpo terribile”, ha ricordato. “Nei dodici mesi successivi abbiamo trasformato la realtà da un estremo all’altro. Il mondo intero è stupito dai colpi che assestate ai nostri nemici”, ha aggiunto il Primo Ministro, che lunedì terrà un discorso alla nazione.

Hamas applaude il suo “glorioso” attacco

Il capo di stato maggiore israeliano, generale Herzi Halevi, dal canto suo ha dichiarato che il suo Paese sta conducendo “una guerra a lungo termine” contro Hamas e Hezbollah, affermando però che il braccio armato di Hamas è stato “sconfitto” .

Migliaia di persone si sono radunate anche a Londra e Parigi per “non dimenticare” le vittime del 7 ottobre, mentre altre in tutto il mondo hanno dimostrato il loro sostegno ai palestinesi di Gaza ma anche in Libano. Hamas ha elogiato il “glorioso” attacco del 7 ottobre.

Il nostro dossier sul conflitto israelo-palestinese

In Israele, l’attacco del 7 ottobre ha provocato la morte di 1.205 persone, la maggior parte civili, secondo i dati ufficiali israeliani, compresi ostaggi morti o uccisi durante la prigionia nella Striscia di Gaza. Delle 251 persone rapite, 97 sono ancora ostaggi a Gaza, di cui 33 sono considerate morte. L’offensiva israeliana lanciata come ritorsione su Gaza ha causato la morte di 41.870 persone, secondo l’ultimo rapporto del ministero della Sanità del governo di Hamas, i cui dati sono considerati attendibili dall’ONU.

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