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“Il controllo dell’immigrazione deve essere una priorità per l’Unione europea”, avverte Benjamin Haddad, ministro per l’Europa

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Il nuovo ministro per l’Europa Benjamin Haddad ha considerato, questa domenica, che l’immigrazione dovrebbe essere “una priorità per l’Unione europea”, aggiungendo che non chiuderà la porta al Raggruppamento Nazionale.

Un fascicolo molto importante. In un’intervista ai colleghi del Journal du Dimanche (JDD), il Ministro delegato agli Affari europei Benjamin Haddad ha ricordato l’importanza del controllo dei flussi migratori. “Il controllo dell’immigrazione è una sfida per l’intero continente. Deve essere una priorità per l’Unione europea”, ha considerato.

Il nuovo ministro ha sostenuto “la rapida attuazione” del Patto su asilo e migrazione, adottato a Bruxelles il 14 maggio. In generale, ciò prevede il trattamento di una parte delle domande di asilo alle frontiere esterne dell’Unione europea. Introduce inoltre il meccanismo di solidarietà tra Stati membri in caso di arrivi di massa.

In questa linea Benjamin Haddad ha chiesto una “revisione della direttiva rimpatri”, che “permetterebbe di rimpatriare più rapidamente coloro il cui diritto di asilo è stato rifiutato”. Il Ministro ha infine auspicato lo sviluppo di un “partenariato molto più ambizioso con i Paesi di transito e di partenza dalla sponda Sud del Mediterraneo”.

“Parlerò con chiunque voglia”

Mentre il Raggruppamento Nazionale aveva sostenuto il rafforzamento dei confini durante le ultime elezioni europee, Benjamin Haddad non ha escluso di discutere con la RN se il partito lo desiderasse. Interrogato su un possibile scambio con Jordan Bardella, il ministro ha detto che parlerà “con chiunque lo desideri”.

Ricordiamo che in occasione delle elezioni europee, il Raggruppamento Nazionale ha presentato nella sua lista Fabrice Leggeri, ex direttore dell’agenzia Frontex dell’Unione Europea.

Se questo organismo, responsabile del controllo e della gestione delle frontiere esterne dello spazio Schengen, viene spesso contestato per la sua inefficacia, Benjamin Haddad si è espresso a favore del “reclutamento di forze aggiuntive per raggiungere 10.000 uomini”.

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