AZIONE UFC: COSA SCEGLIERE
Controllo energetico
Pubblicato il 16 ottobre 2024
Nonostante gli avvertimenti delle associazioni e degli attori del settore energetico (1), non è stato messo in atto alcun sistema praticabile per risolvere i problemi di assegnazione dell’assegno energetico in seguito alla scomparsa della tassa sull’energia abitativa e consentire a milioni di nuove famiglie di beneficiarne assegno energetico nel 2024. In caso di adozione dell’articolo 60 della finanziaria 2025, si porrà fine all’automazione dell’invio dell’assegno energetico, questo aiuto che riguarda solo le famiglie molto modeste, e per le quali l’energia il controllo costituisce un imperativo di bilancio. Obbligarli a richiederlo ora su una piattaforma avrà l’effetto di escludere dal sistema un gran numero di loro per mancato ricorso.
Secondo i dati comunicatici dall’amministrazione, solo il 3% dei potenziali nuovi beneficiari dell’assegno energetico nel 2024 lo ha ottenuto ad oggi. Questa situazione conferma i forti timori che avevamo espresso all’amministrazione ministeriale, vista la mancanza di comunicazione e la difficoltà per i nuclei familiari interessati di registrarsi sulla piattaforma digitale predisposta.
La campagna “assegno energetico” 2025 si preannuncia ancora più impegnativa: per poter richiedere il proprio assegno, bisognerebbe potenzialmente registrarsi sistematicamente su una nuova piattaforma digitale, comunicare il proprio numero PDL (punto di consegna elettrico), il codice fiscale di titolare del contratto di fornitura di energia e fornire la prova del suo luogo di residenza.
Le nostre organizzazioni ritengono che i beneficiari dell’assegno energetico, ovvero il 20% della popolazione, ovvero 5,6 milioni di famiglie, che spesso vivono al di sotto della soglia di povertà, non dovrebbero essere vittime della fine del pagamento automatico dell’assegno energetico. Le associazioni dei consumatori hanno la sensazione che il governo stia deliberatamente rendendo più complesso l’accesso all’assegno energetico per ottenere risparmi di bilancio a scapito dei più indigenti. La legge finanziaria attribuisce però all’amministrazione il potere di stabilire un elenco dei beneficiari dell’assegno energetico incrociando il gettito di riferimento con il numero delle quote d’imposta. Sarà quindi possibile individuare tutte le famiglie il cui reddito fiscale di riferimento è inferiore al tetto di 11.000 euro per unità di consumo e tutelarle così da un ulteriore rischio di perdita di potere d’acquisto, soprattutto perché sono previsti incrementi fiscali sull’energia elettrica.
Ciò premesso, le nostre organizzazioni invitano il Governo e tutti i parlamentari chiamati ad esaminare la legge finanziaria per il 2025 a:
- Proteggere una dotazione di bilancio sufficiente a rivalutare l’importo dell’assegno energetico, e sostenere così le famiglie in situazioni di povertà energetica il cui reddito fiscale di riferimento è attualmente inferiore a 11.000 euro: l’assegno energetico non deve coprire solo il costo dell’aumento delle tasse e l’inflazione registrata nei prezzi dell’energia dal 2019;
- Garantire, attraverso le modalità di pagamento dell’assegno:
- di non “dimenticare” le famiglie ammissibili all’assegno energetico per l’anno 2025 e di escludere qualsiasi sistema basato su una preventiva richiesta dei beneficiari;
- utilizzare il gettito fiscale di riferimento per automatizzarne l’allocazione;
- Prolungare immediatamente la vita della piattaforma digitale finalizzata all’individuazione dei nuovi beneficiari della campagna 2024 oltre il 31 dicembre 2024.
Firmatari: ADEIC (Associazione per la difesa e l’informazione dei consumatori) – AFOC (Associazione Forza Ouvrièreconsumatori) – ALLDC (Associazione Léo Lagrange per la difesa dei consumatori) – CLCV (Confederazione dell’abitazione e delle condizioni di vita) – Rete CLER – CNAFAL (Consiglio nazionale dei consumatori associazioni familiari) – CNAFC (Confederazione nazionale delle associazioni familiari cattoliche) – CNL (Confederazione nazionale dell’edilizia abitativa) – CSF (Confederazione sindacale delle famiglie) – Famiglie di Francia – Famiglie rurali – FNCCR (Federazione nazionale degli enti e degli enti concedenti) – Abbé Pierre Fondazione – Indecosa-CGT – Secours Catholique – UFC (Unione Federale dei Consumatori) – ULCC (Unione Laica dei Cittadini Consumatori) – UNAF (Unione Nazionale delle Associazioni Familiari)
(1) https://www.quechoisir.org/action-ufc-que-choisir-cheque-energie-1-million-de-nouveaux-beneficiaires-passeront-ils-leur-tour-n121282/